Dopo i primi casi accertati nel Salento di un mini focolaio riconducibile alla variante inglese del Covid19, ora incombe l’incubo della prima morte salentina legata a quel ceppo. Si tratta di una donna di 84 anni di Veglie che, ieri sera, martedì 12 gennaio, al Dea di Lecce, è morta dopo giorni di terapia intensiva con casco dovuta ad una grave insufficienza respiratoria. Il sospetto che sia riconducibile alla variante inglese proviene dal fatto che molti parenti della povera donna si sono contagiati con il ceppo britannico.
Ipotesi che prende ancora più corpo, purtroppo, dal fatto che l’anziana, circa due settimane fa, sarebbe entrata in contatto con uno di questi familiari, che a sua volta era entrato in contatto con un contagiato con variante inglese, generando così un effetto domino. All’inizio la donna era asintomatica, ma all’improvviso, la scorsa settimana è subentrata una crisi respiratoria. La situazione è precipitata nel giro di poche ore: è stata trasportata con urgenza in ospedale e curata con la terapia del casco. Ieri sera, purtroppo, un’ulteriore crisi respiratoria non ha lasciato scampo all’anziana donna.
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