Pubblicato il 4 Giugno, 2023
La bimba è stata trovata positiva alla cocaina dopo un controllo fatto anche sulla madre, fermata poco prima dalla polizia, perché la donna era in uno stato di forte alterazione.
La polizia è intervenuta in un’abitazione di Mestre, giovedì mattina, 31 maggio, dove una donna – evidentemente molto alterata – aveva allarmato i vicini di casa: la giovane, infatti, urlava, saliva pericolosamente sui davanzali delle finestre e sbatteva contro mobili e porte. Gli agenti, intervenuti, hanno controllato sia lei sia la figlia di nove mesi, tutte due sono risultate positive alla cocaina.
I poliziotti che sono intervenuti hanno trovato la donna, una 30enne, in stato di forte agitazione: sono riusciti a calmarla a fatica, ma era troppo alterata e hanno richiesto l’ausilio dei sanitari del Suem, anche perché in casa c’era la figlia di nove mesi.
La giovane è stata portata in ospedale, in seguito ai primi accertamenti, i sanitari hanno accertato che era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: le analisi hanno riscontrato nel sangue della donna la presenza di cocaina e gli esami sulla piccola hanno rivelato che anche lei era positiva alla cocaina.
Ora la polizia, con l’aiuto dei medici, dovrà cercare di capire come la droga sia finita anche nel sangue della bambina, se il passaggio è avvenuto tramite l’allattamento oppure, per contatto, magari dopo aver toccato lo stupefacente con le mani ed essersele poi portate alla bocca, nel tipico comportamento dei bimbi di quella età.
Mamma e bambina sono state affidate al compagno della donna (che era fuori per lavoro quando sono intervenuti i poliziotti) e gli agenti hanno interessato i servizi sociali e la Procura che, evidentemente, dovrà decidere per tutelare la salute della bimba. LEGGI ANCHE: GLI TOLGONO IL FIGLIO, MA LUI LO RAPISCE DALL’OSPEDALE. ARRESTATO
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