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Violenza choc su un bambino di 10 mesi, costretto a mangiare il proprio vomito e poi massacrato di botte: “Così impara quella piccola me**a”

Pubblicato il 9 Giugno, 2023

Una vicenda scioccante sta sconvolgendo il Regno Unito, dove è morto un bimbo di 10 mesi che, secondo l’accusa, sarebbe stato picchiato e maltrattato dai genitori con violenze ignobili fino a provocargli la morte.

Sotto accusa sono finiti Gemma Barton, di 32 anni anni, e Craig Crouch, di 39 anni, che avrebbero provocato la morte del piccolo Jacob Crouch, sul cui corpicino sarebbero state trovate almeno 39 fratture costali causate da almeno 4 aggressioni separate, come ha riferito il pm alla giuria della Corte di Derby.

Violenza terrificante sul piccolo Jacob: la ricostruzione dell’agghiacciante vicenda

Il piccolo è morto lo scorso 30 dicembre 2020 nella sua casa di Foxley Chase, nel Derbyshire, contea del Regno Unito.

Secondo l’accusa il bimbo sarebbe morto per le ripetute violenze perpetrate nei suoi confronti da parte dei genitori. In particolare Mary Prior KC, avvocato dell’accusa, ha parlato di aggressione feroce e ha spiegato che il piccolo è stato “calciato o calpestato con una forza così grave da fratturargli una costola e provocargli uno strappo allo stomaco e all’intestino”.

La Prior ritiene che Jacob sia stato aggredito regolarmente per almeno 6 mesi da quando aveva appena 4 mesi.

I raccapriccianti messaggi dei genitori

Jacob era nato perfettamente sano il 17 febbraio 2020 e Craig era indicato come suo padre sul certificato di nascita, benché non fosse il padre biologico.

Al vaglio degli inquirenti i messaggi che si sono scambiati Craig e Gemma, che hanno definito Jacob addirittura il diavolo.

Il 2 giugno Gemma Barton ha inviato un messaggio a Craig, nel quale lo “invitava” a parlare con Jacob per farlo smettere: “Se solo tu potessi parlare con Jacob e dirgli di smetterla con i suoi maledetti gemiti…”.

In un altro messaggio ancora Craig ha chiesto a Gemma se “avesse rimesso a posto ciò che Jacob aveva buttato giù”, riferendo al vomito, e lei aveva risposto affermativamente. Dalle indagini è emerso che i genitori hanno costretto il piccolo Jacob a mangiare il suo stesso vomito.

L’elenco dei messaggio scioccanti è davvero lungo: in uno di essi Craig ha scritto: “Jacob ci sta spingendo oltre i nostri limiti”. In un altro scambio di messaggio la donna aveva chiamato il figlio “piccola m**da”, mentre Craig la invitava ad essere più dura. E ancora in una conversazione i due paventavano l’agghiacciante ipotesi di fare a Jacob il bagno nella candeggina.

La difesa dei genitori: “Non l’abbiamo ucciso”

I paramedici sono intervenuti il 30 dicembre 2020, ma quando sono arrivati il piccolo Jacob giaceva nel suo lettino senza vita, tuttavia si sono detti certi che il bimbo era già morto da diverso tempo, a differenza di quanto sostenevano Gemma e Craig.

Il 5 gennaio sono scattate le manette per entrambi, che però si sono dichiarati innocenti e hanno affermato di non sapere come abbia fatto il piccolo a procurarsi quelle ferite. Hanno quindi negato l’omicidio e anche i 3 capi di imputazione per crudeltà sui minori.

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