È di una 32enne di origini cinesi residente ad Alice Castello (VC) il corpo trovato ieri mattina, 18 luglio, nelle acque del lago di Viverone. A scorgere il cadavere, vicino a un pontile, una coppia di turisti. Sulla barca la giovane aveva lasciato gli effetti personali (tra cui il cellulare), cosa che farebbe pensare ad un suicidio, ma al momento sono al vaglio degli investigatori anche altre ipotesi.
La sera precedente al ritrovamento era in compagnia di alcuni amici e del fidanzato, gestore di un bar ad Alice Castello. Pare però che ci siano stati dei momenti di tensione nella serata e che la 32enne se ne sia andata da sola. Invece però di andare a casa, come avrebbero supporto gli amici e il fidanzato, avrebbe raggiunto in auto il lago e si sarebbe buttata. Difficile sapere se con l’intenzione di suicidarsi oppure quella di fare un bagno (le acque in quel punto sono poco profonde).
Ci sono comunque alcuni particolari che non tornano e che ora sono al vaglio dei carabinieri, del medico legale e del sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri.
Innanzitutto la sparizione della borsetta della giovane, che i sommozzatori dei Vigili del Fuoco stanno cercando nel lago di Viverone. In secondo luogo una contusione ad una gamba e una al braccio emerse durante l’esame del medico legale, che potrebbero far pensare che la ragazza sia stata afferrata e lanciata in acqua.
Pur restando in piedi la tesi del suicidio, gli investigatori ora stanno passando al vaglio le altre ipotesi.
Leggi anche: ANNO NERO SULLE STRADE CUNEESI: ANCORA UN INCIDENTE MORTALE A BAGNOLO PIEMONTE
Il drammatico malore oggi durante una passeggiata al mare a Sperlonga da parte di un…
Dopo gli episodi delle settimane e dei mesi scorsi, ancora una donna travolta da una…
Venerdì 3 maggio ripartirà la seconda stagione di "Viola come il mare" dopo il successo…
La morte di Navalny ha scosso la Russia, ma in generale l'Occidente e tutto il…
Su Netflix sta impazzando "Baby Reindeer", una serie tv che parla di una stalker e…
Catania, quartiere “Centro”. Arrestato un pusher che riforniva la zona movida di piazza Currò