Residente nel villaggio di montagna di Buscalan, a circa 15 ore a nord di Manila, nella provincia di Kalinga, Maria Oggay è descritta come simbolo della forza e della bellezza dello spirito filippino. “Annunciata come l’ultima mambabatok della sua generazione, ha impresso i simboli della tribù Kalinga, che significano forza, coraggio e bellezza, sulla pelle di migliaia di persone che hanno compiuto il pellegrinaggio fino a Buscalan”, si legge in un post di Vogue Filippine.
La tecnica del tatuaggio batok è molto antica e si può trasmettere solo tra consanguinei: si usa la spina di una pianta di agrumi conosciuta come Calamansi (Lime delle Filippine), inserita in una canna di bambù. Oggay esegue il disegno sulla pelle e prepara l’inchiostro miscelando carbone e acqua. Aiutandosi con un piccolo martello di bambù, poi, Maria Oggay esegue i fori sulla pelle con la spina intrisa di colore. Il procedimento è doloroso, ma in tantissimi arrivano da ogni parte del mondo nello sperduto villaggio di Buscalan, per farsi tatuare da lei che adesso sta insegnando questa tecnica a due nipoti.
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