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Finanziata la progettazione di interventi contro il dissesto idrogeologico a Basicò

Basicò inserito nella programmazione regionale delle opere urgenti

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Basicò attende questi lavori dal 2006. Nel piccolo centro del Messinese, infatti, un’area ha classificazione R4, rischio molto elevato. Da qui la necessità dell’intervento di messa in sicurezza.

Il versante nord-est di Basicò è stato ora inserito nella programmazione delle opere urgenti da parte della  Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata da Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana e diretta da Maurizio Croce.

L’obiettivo è il consolidamento della porzione del centro abitato di Basicò, a ridosso degli alloggi popolari. In contrada Mendoliera i movimenti franosi che si sono ripetuti nel tempo hanno via via aggravato la situazione. “Sono molteplici i fenomeni di dissesto in atto”, spiega la Regione Siciliana: “dai danni alla pavimentazione delle principali arterie viarie, alle fessurazioni nei muri di contenimento, senza considerare le lesioni in molti edifici privati e pubblici tra cui l’ex scuola media, dichiarata inagibile e che presenta crepe importanti sul prospetto, ma anche all’interno”.

Ora è stata finanziata la progettazione esecutiva dei lavori, con un bando di gara per un importo di centosessantamila euro.  “Si compie, così, il primo indispensabile passo per risolvere una questione annosa che non poche preoccupazioni e disagi ha creato ai residenti di Basicò”.

Tra le soluzioni tecniche previste, la realizzazione di una paratia di pali accostati, della profondità di un metro, con cordolo di coronamento in cemento armato. Sul lato sud della vecchia scuola e nel cortile di pertinenza, invece, una trincea drenante profonda due metri e mezzo, da comporre tramite la posa di membrana impermeabile alla base, in pendenza verso il pozzetto di raccolta. Infine ad est, all’incrocio con via Caleria, è stato previsto un sistema di paratie di pali a formare un angolo retto, con una profondità di diciotto metri e incassate nel terreno, con un cordolo di testa radente la viabilità, in modo da rimanere sotto il piano stradale.

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