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Inps, addio vecchio Pin, da ottobre si passa al sistema di identità digitale

Pubblicato il 20 Luglio, 2020

Addio vecchio Pin, per accedere ai servizi online dell’Inps d’ora in avanti si dovrà usare lo Spid, il nuovo sistema pubblico di identità digitale. Lo comunica l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale in una circolare dello scorso 17 luglio, nella quale vengono fornite anche le istruzioni relative alla fase transitoria che avrà inizio l’1 ottobre, data a partire dalla quale non verranno più rilasciati i vecchi Pin.

La situazione attuale

Dal 2012, attraverso il sistema di identificazione degli utenti con il codice PIN,  l’Istituto ha iniziato ad offrire sul web l’intera gamma dei propri servizi (dalle domande telematiche per bonus, famiglie, indennità fino alle pensioni), mentre negli anni successivi sono state introdotte nuove modalità di accesso con gli strumenti di autenticazione previsti dal Codice dell’Amministrazione Digitale, ivi compreso lo Spid, rilasciato a cittadini e imprese dal 2016.

Lo Spid e il Ministero del Lavoro

Nell’ottica della semplificazione delle procedure e del rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione, lo Spid diventerà quindi presto il solo strumento utilizzabile per l’identificazione e autenticazione, come già avviene da marzo 2020 per l’accesso digitale ai servizi del Ministero del Lavoro.

La fase di transizione

A partire dall’1 ottobre, dunque, non verranno più rilasciati nuovi Pin, ma quelli già in possesso degli utenti conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria.. Inoltre il Pin dispositivo verrà mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali Spid, come i minori di 18 anni e i cittadini extracomunitari. Tutti i Pin in possesso degli utenti

La campagna informativa

La fase di transizione verrà preceduta e accompagnata da campagne di informazione sul sito Inps e sui social network, nonché attraverso materiale esplicativo distribuito presso gli uffici dell’Inps, delle Agenzie per il Lavoro, di Poste Italiane e molti altri uffici pubblici.

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