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Forme e parole di un anno strano: gli artisti raccontano il lockdown

Pubblicato il 21 Agosto, 2020

Forme e parole di un anno strano: gli artisti raccontano il lockdown. Il Flic Festival di arte contemporanea è giunto alla quarta edizione. E’ stato di scena ieri sera, al Polo Museale Santo Spirito di Lanciano (provincia di Chieti, Abruzzo). L’idea era provare ad indagare come questo momento storico straordinario abbia influenzato l’arte contemporanea, scoprire quel che emerge dalle opere prodotte durante il periodo “nel quale non siamo stati da nessuna parte”, proponendo una lettura e una comprensione più consapevole del mondo: ci si sposta nello spazio e nella memoria intorno ai lavori di 21 artisti di età e stili molto diversi, alcuni molto affermati e con una lunga carriera alle spalle, altri emergenti. La collettiva sarà aperta fino al 16 settembre. Essa racconta gli stati d’animo degli artisti durante la chiusura, emozioni nelle quali il visitatore può riconoscersi: angoscia, speranza, paura, introspezione, voglia di vivere.

Nell’immaginario dell’artista, la suggestione del momento rimbalza dall’interiorità all’opera: diventa immagine. Nel corso della serata di ieri, abbiamo apprezzato Vito Bucciarelli. Una delle opere esposte si chiama “Rivel-azione”: è in tela emulsionata ed è stata creata nel 1972.

È composta da sei immagini, che raccontano l’atto di rivelare se stesso. L’ha scelta perché racconta molto bene quel che molti di noi le sensazioni del lockdown: riscoprire la propria personalità, mettersi a nudo, rendere palese ciò che spesso celavamo. Durante il periodo di chiusura totale Vito Bucciarelli era a Milano e il suo studio era distante dall’abitazione: non gli era dunque concesso raggiungerlo. Il suo atto creativo è stato quello di scrivere: sono stati letti ieri alcuni suoi testi. L’artista si è espresso in questo modo: “Liquido e disorientato questo tempo ha spaesato l’uomo che, raggiunto e tempestato quotidianamente da una miriade di messaggi in un universo di oggetti in movimento, si è rifugiato nello sprofondo a 408 chilometri dalla Terra“. A fine serata questi ha proposto una tela speciale, che cattura l’ombra prodotta su di essa e la conserva temporaneamente.

Forme e parole di un anno strano: i prossimi appuntamenti

  • 27 agosto, ore 19
    Forme di: Giuseppe Colangelo, Domenico Di Genni, Chiara Marascia, Giorgia Tiberio.
    Parole di: Dante Troilo (lette da Icks Borea).
  • 3 settembre, ore 19
    Forme di: Luca Bruno, Paolo Dongu, Giulia Fraticelli, Debora Vinciguerra con Barbara Giuliani.

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