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Spinea, 72nne indagato per reato di violenza sessuale

Pubblicato il 22 Ottobre, 2020

Mercoledì  21 ottobre i Carabinieri della Stazione di Spinea hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare della massima gravità (ovvero la restrizione in carcere) emessa dal Tribunale di sorveglianza di Venezia a carico di un uomo 72nne indagato per il grave reato di violenza sessuale.

L’uomo, già sottoposto alla misura alternativa alla pena di una vecchia condanna per violenza sessuale risalente al 2007 quando lavorava a Venezia, evidentemente non ha perso il vecchio vizio di allungare le mani su donne, approfittando di una posizione di vantaggio.

Questa volta a subire la violenza è una infermiera dell’ULSS che era incaricata dell’assistenza della suocera convivente, allettata per invalidità civile e seguita dai Servizi Sociali. Il disturbo inizia con pesanti apprezzamenti, a cui seguono inevitabilmente i palpeggiamenti. Nonostante le ferme proteste della donna, il nostro passa ancor di più alle vie di fatto, spingendo l’infermiera contro il muro, tentando di baciarla.

A quel punto vengono interessati i Carabinieri  di Spinea che intervengono immediatamente sul posto e – accertati i fatti raccogliendo la prima testimonianza della malcapitata – chiamano il Magistrato di Sorveglianza, poiché l’uomo è conosciuto dai militari per la pregressa condanna.

Il Tribunale emette così un provvedimento di immediata carcerazione del recidivo, subito eseguito dai militari con l’arresto e la traduzione in carcere. Ma il lavoro dei Carabinieri non termina con l’intervento repressivo, tocca infatti occuparsi delle sorti della povera donna allettata, in stato di estremo bisogno; tramite i Servizi Sociali, in tarda serata si riesce a trovare una soluzione percorribile e adatta alla situazione.

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