« Torna indietro

Griezmann contro la Cina a difesa degli uiguri. Il giocatore chiude con Huawei

Pubblicato il 15 Dicembre, 2020

Calcio e politica, anche se non dovrebbe vanno spesso a braccetto. Il giocatore del Barcellona e della nazionale francese Antoine Griezmann ha annunciato di aver rinunciato a uno sponsor importante, il cinese Huawei, schierandosi con la popolazione uigura repressa nel Paese asiatico.

Il calciatore ha giustificato così la sua decisione: “A seguito dei forti sospetti che Huawei abbia contribuito allo sviluppo di una ‘sistema di segnalazione per gli uiguri” utilizzando un software di riconoscimento facciale, annuncio che metto immediatamente fine alla mia partnership con questa società”. Così seccamente e a difesa della minoranza musulmana cinese.

“Huawei non si deve limitare a negare queste accuse, ma ad agire concretamente il prima possibile per condannare questa repressione di massa e a usare la sua influenza per contribuire al rispetto dei diritti umani” ha concluso Griezmann. 

L’intervento “in tackle” del popolare giocatore segue di pochi giorni il bailamme avvenuto nella partita di Champions Paris Saint Germain-Istanbul Basaksheir, in cui il quarto uomo, l’arbitro a bordo campo, è stato (vedremo se giustamente o no) accusato di parole razziste rivolte all’allenatore di colore in seconda dei turchi. La partita è stata sospesa al 14esimo e rigiocata il giorno dopo. 

A conferma delle “intuizioni” di Griezmann c’è il fatto che gli uiguri, una minoranza che vive nella parte cinese che confina con l’Afghanistan e il Pakistan, sono vittime di aggressioni, secondo le varie Ong, per “rieducarli politicamente” e che pochi giorni fa Huawei è stata segnalata negli Stati Uniti per essere stata coinvolta nei test di un software di rilevamento. 

About Post Author