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ASOLO IN PRIMA LINEA CONTRO LO SPRECO DI CIBO

L’Amministrazione comunale aderisce all’ottava Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, dedicata quest’anno all’evoluzione degli stili di vita e degli sprechi alimentari in seguito alla pandemia da Covid-19

Pubblicato il 8 Febbraio, 2021

L’Amministrazione comunale di Asolo, con una delibera approvata dalla Giunta, ha deciso di aderire alla Giornata Nazionale che quest’anno è dedicata all’evoluzione dei comportamenti e degli stili di vita in rapporto allo spreco alimentare in seguito all’esplosione della pandemia da Covid-19, con una particolare attenzione sulla prevenzione e riduzione degli sprechi, anche nell’ottica degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In particolare, la Città di Asolo ha caratterizzato la propria adesione partecipando alla diretta streaming dell’evento.

La decisione è stata presa in piena sintonia con la filosofia dell’Associazione Cittaslow, a cui il Comune di Asolo ha aderito nel 2009 e di cui detiene attualmente la Presidenza internazionale, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità ambientale, del mangiare sano e della riduzione degli sprechi. Da qui l’adesione alla Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare. “L’Amministrazione comunale – afferma la delibera di Giunta – sostiene saldamente i principi che stanno alla base dell’iniziativa, promuovendo un modello di città sostenibile fondato sull’armonizzazione degli aspetti ambientali, economici e sociali”. “Per Asolo essere una città “slow” significa anche porre attenzione a un’oculata gestione delle risorse e dei beni di consumo – commenta il Sindaco Mauro Migliorini -. Uno degli aspetti fondamentali della promozione degli stili di vita sostenibili è proprio la lotta allo spreco di cibo.”

Per “scarto alimentare” si intende lo scarto intenzionale di prodotti commestibili dovuto a decisioni o azioni intraprese da tutti i protagonisti della filiera agroalimentare: produttori, rivenditori e consumatori. Il fenomeno ha ormai raggiunto dimensioni preoccupanti, anche in Italia, con uno spreco nel mondo di circa un terzo del cibo prodotto, pari a 1.3 miliardi di tonnellate all’anno secondo i dati della FAO.

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