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Ma quanti sono gli ippopotami di Escobar

…Ma quanti sono gli ippopotami di Escobar

Pubblicato il 11 Febbraio, 2021

Pablo Escobar, narcotrafficante, morì nel 1993. Dopo ciò, molti animali del suo zoo privato furono smistati in altre strutture. Gli ippopotami, tuttavia, furono liberati nel fiume Magdalena. L’ambiente era ideale per la riproduzione: le previsioni di crescita sono esponenziali, con il superamento di quota 1.500 entro il 2035, secondo la rivista scientifica Biological Conservation, che ha pubblicato uno studio in argomento. In Colombia è stato lanciato un nuovo appello, poiché tali mammiferi continuano a minacciare la biodiversità del Paese e proliferano indisturbati. Il cambiamento climatico è per loro favorevole: il potenziale habitat di colonizzazione degli ippopotami può diventare molto esteso. Che cosa ne sarà dei pachidermi? Si parla di abbatterli, sebbene siano stati presi in simpatia dal pubblico: sono un’attrazione turistica. La popolazione di animali conta più di ottanta elementi, che minacciano non soltanto l’ecosistema ambientale, ma anche gli abitanti dei piccoli villaggi di pescatori presenti nell’area, turismo a parte. Si è provato a sterilizzare alcuni esemplari, senza perciò arrestare il fenomeno. Essi difendono infatti il proprio territorio, attaccando gli estranei. Nonostante la stazza, sono sorprendentemente veloci. Altre specie autoctone, come i lamantini delle Antille, risentono della concorrenza dei pachidermi, che trascorrono la maggior parte del loro tempo nell’acqua, peggiorandone la qualità, come ha scoperto l’università di San Diego, in California. (fonte: Agi)

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