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Morte piccola Edith, per l’autopsia è stata soffocata

Pubblicato il 9 Marzo, 2021

La piccola Edith, trovata priva si vita a Cisliano (Milano) nell’appartamento della mamma, è morta per soffocamento. È il risultato dell’autopsia effettuata nella giornata di martedì 9 marzo all’istituto di Medicina Legale. L’ipotesi del soffocamento era stata la prima ipotesi degli inquirenti subito dopo il ritrovamento. Per la morte di Edith è indagata la Patrizia Coluzzi, la sua mamma. La 41enne deve rispondere di omicidio volontario ed è stata sottoposta a fermo dalla Procura di Pavia. Nella notte tra domenica e lunedì, Patrizia Coluzzi aveva telefonato al marito, col quale si stava separando, per comunicargli che la figlia non c’era più. “Sei libero, sei libero. Ora puoi dedicarti al tuo bar, alle tue cazzate. Edith non c’è più”, avrebbe detto all’uomo, che subito dopo la telefonata ha lanciato l’allarme alle forze dell’ordine. Secondo gli investigatori, quella di Patrizia sarebbe stata una vendetta nei confronti dell’ex marito per aver chiesto la separazione: «L’atteggiamento della donna anziché denotare la disperazione di una madre per la perdita della figlia, sembra suggerire il compiacimento per la vendetta inflitta in tal modo al marito reo di non voler proseguire la relazione con lei», secondo il pm Valli e l’aggiunto Venditti, scrive il Corriere. In camera da letto sono state trovate anche «varie stampe formato A4» con frasi come «Scusate non sono abbastanza forte, non riesco a tollerare un altro abbandono da chi aveva promesso di proteggermi e invece mi ha fatto del male. Non ce la faccio». E poi gli 11 messaggi sullo specchio: «Non potevo permettere che restassi con lui», riferita all’ex marito. Al momento, Patrizia Coluzzi si trova piantonata nel reparto di psichiatria dell’ospedale Fornaroli di Magenta (Milano) per alcune ferite che lei stessa si era inferta.

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