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Superlega: Ceferin a club ribelli, ‘Sbagliato sottovalutarmi, ci saranno conseguenze’

Pubblicato il 22 Aprile, 2021

Aleksander Ceferin, presidente Uefa, non sembra intenzionato a metterci una pietà sopra. Per il tentato colpo di stato con la creazione della Superlega, per i 12 club ribelli sono previste conseguenze, anche se, dice Ceferin all’emittente slovena ’24ur’ “ci aspettiamo che tutti si rendano conto dell’errore commesso. Ora tutti vogliono un dialogo e non sto dicendo che non parleremo, ma penso che dovremo valutare quale sia la situazione per un determinato club e poi vedere come va a finire, ma prima devi dimostrare di avere una certa onestà per poterti aspettare un dialogo dall’altra parte. Se qualche club vuole giocare nelle nostre competizioni, dovrà avvicinarsi a noi. Sicuramente terremo conto del fatto che i club inglesi hanno ammesso di aver sbagliato. Abbiamo dalla nostra 235 su 247 club, anzi ora ne abbiamo 244. Sono tutti con noi. Ne parleremo la prossima settimana”. “Salvo solo il Barcellona” “Sono rimasto deluso da tutti, ma forse il Barcellona è l’ultimo di questi. Laporta è stato eletto pochissimo tempo fa e gli ho parlato due o tre volte. Era sotto forte pressione a causa della situazione finanziaria che ha ereditato, ma allo stesso tempo, da negoziatore astuto, si è assicurato una strategia di uscita. I club hanno perdite anche perché mal gestiti. Se paghi più del dovuto giocatori inappropriati non ottieni un risultato. Il Bayern Monaco non ha perdite e ha vinto la Champions League”. “Senza Bayern, Borussia e Psg sarebbe stata dura” “Ero in costante contatto con il direttore generale del Bayern, Karl-Heinz Rummenigge, e il direttore generale del Borussia Dortmund, Hans-Joachim Watzki, che mi hanno aiutato molto, con il massimo supporto del presidente del PSG. Nasser Al-Khelaifi, che logicamente sarebbe stato uno dei primi a partecipare a questa storia con la Super League, ma non lo ha fatto perché crede nel calcio e perché sa che la piramide non deve crollare. Senza di lui, Rummenigge e Watzke sarebbe stato più difficile”. “Agnelli? Meglio ingenuo che bugiardo” “Sabato ho ricevuto chiamate da 5 dei 12 club, mi hanno detto che avrebbero firmato. Allora ho chiamato Agnelli, il quale mi ha detto che erano stronzate, invenzioni. Gli ho detto che se era così avremmo potuto uscire con una dichiarazione pubblica. Mi ha risposto: ‘Perfetto, prepara una bozza’. Quando l’ha vista ha spiegato che non gli piaceva molto, che l’avrebbe cambiata un po’ e mi avrebbe richiamato. Ha spento il telefono. Io ingenuo? Meglio ingenuo che bugiardo”. “Florentino Perez vuole burattini” “Non mi vuole? È un incentivo ancora più grande per restare. Lui vuole un presidente che obbedisca, che lo ascolti e che faccia quello che pensa lui. Agisco per il bene del calcio europeo e mondiale. Con il Real Madrid ho parlato per due anni, poi sono scomparsi nel cuore della notte. Adesso, non sarò io a cercarli per parlare”. “Sottovalutato me e il sistema” “Secondo me, non c’è mai stata una Super League. Era un tentativo. Ci hanno sottovalutato. È tipico delle persone che sono per lo più circondate da coloro che annuiscono dicendo di essere il migliore, il più bello e il più intelligente. Probabilmente hanno sottovalutato me e l’intera situazione, mi sorprende che non sapessero in quale situazione si trovassero. Mi aspetto che in futuro nessuno nel mondo del calcio mi sottovaluti. È orribile che l’avidità possa essere così forte al punto che non ti importa dello sport che amiamo, della cultura, della tradizione europea, dei tifosi e, per ultimo ma non meno importante, delle amicizie personali”. Real Madrid non verrà escluso dalla Champions “C’è una probabilità relativamente piccola, ma rischiamo che le tv ci presentino una richiesta di risarcimento se non si giocano le semifinali. In futuro sarà diverso. Le porte della Uefa sono aperte e allo stesso tempo tutti dovranno subire le conseguenze delle proprie azioni. Di certo non avrò mai più un rapporto personale con certe persone”. Elogio ai tifosi: “Il merito di questa vittoria è soprattutto dei tifosi. Hanno inscenato una rivoluzione, non hanno permesso che si potesse pensare di comprarli”.

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