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4° Indice Regionale sul maltrattamento all’infanzia, Emilia-Romagna scende al secondo posto

Pubblicato il 6 Maggio, 2021

L’Emilia-Romagna perde il primato raggiunto in tutte le precedenti edizioni dell’Indice a causa di un peggioramento del tasso di occupazione della popolazione. Ad occupare il podio delle regioni più virtuose quest’anno il Trentino – Alto – Adige. A causa della pandemia con l’insorgere di nuovi fattori di stress sono in preoccupante crescita i fattori di rischio maltrattamento all’interno dei nuclei familiari. Fondazione Cesvi lancia l’allarme: «Il nostro Paese è arrivato impreparato. È necessario rafforzare gli interventi progettuali su questa tematica e ricostruire subito un sistema di servizi territoriali capace di far fronte all’aumentato bisogno di cure».

Il risultato è una graduatoria basata su 64 indicatori classificati rispetto a sei diverse capacità che rappresentano la struttura portante dell’Indice: capacità di cura di sé e degli altri, di vivere una vita sana, di vivere una vita sicura, di acquisire conoscenza e sapere, di lavorare e di accesso a risorse e servizi.

Classifica Regioni per Indice 2021

Dalla ricerca, infatti, emerge l’opinione condivisa sull’esistenza di uno specifico «trauma collettivo da Covid-19» che ha agito da detonatore di disagio grave, in special modo tra le persone e le famiglie già fragili o con traumi pregressi. Nelle famiglie più fragili è infatti aumentata in modo preoccupante la conflittualità, la violenza contro le donne e la violenza assistita e subita dai minori. Se si considera che la casa rappresenta il luogo più pericoloso (tra il 60/70% dei bambini/e tra i 2 e i 14 anni di età ha vissuto episodi di violenza emotiva da parte dei propri caregiver) è facile intuire come i periodi di lockdown abbiano costituito una aggravante della problematicità. Nell’ultimo anno abbiamo assistito anche a un forte stress negativo sullo stato di salute mentale di genitori e bambini/e legato a fattori quali la paura di ammalarsi, i minori contatti sociali, le preoccupazioni economiche e l’insegnamento online, contribuendo all’aumento del burnout genitoriale, situazione in cui è stato dimostrato essere più probabile che i bambini e le bambine vengano maltrattati anche in presenza di fattori protettivi quali, ad esempio, il livello di reddito o di istruzione, dal momento che si tratta di un fenomeno che colpisce potenzialmente tutti i tipi di famiglie.

Il 43% degli italiani e delle italiane, inoltre, ha riportato un peggioramento della loro salute mentale nell’ultimo anno; il Covid-19 rappresenta dunque un potente fattore di rischio per il maltrattamento all’infanzia: un quadro tanto più preoccupante se si considera che il fenomeno emergerà in tutta la sua portata solo quando la pandemia sarà conclusa.

Ad aggravare il quadro complessivo della situazione di bambini e adolescenti in Italia il dato riportato dall’Indice che riguarda l’impatto del Covid-19 sulla loro salute mentale: in generale c’è stato un aumento nelle richieste di aiuto psicologico per bambini/e e ragazzi/e e si è registrato un aumento dei tentativi di suicidio di ragazzi/e, specie durante la seconda ondata della pandemia: dall’ottobre del 2020 fino ad oggi sono aumentati del 30% i tentativi di autolesionismo e di suicidio da parte degli adolescenti.

Mappa Regioni per indice 2021- Emilia-Romagna al secondo posto

Il caso Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna quest’anno ottiene il primato nazionale in relazione alla capacità di cura di sé, ma peggiora nella capacità di lavorare e perde il primato raggiunto in tutte le precedenti edizioni. L’Emilia-Romagna si conferma comunque una regione “virtuosa” che combina bassi fattori di rischio e un buon livello di servizi sul territorio: resta stabile la capacità di vivere una vita sana alla 5°posizione, capacità di acquisire conoscenza e sapere (5° posizione) e la capacità di accedere alle risorse (3° posto). Migliora di un punto la capacità di vivere una vita sicura (da 4° a 3° posto).

FONTE: Comunicato Stampa CESVI

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