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Per evitare il posto di controllo rischia di investire carabiniere e si da’ alla fuga: raggiunto e bloccato al termine di inseguimento notturno sulla “Feltrina”

Pubblicato il 26 Luglio, 2021

26.7.2021 – I Carabinieri della Stazione di Paese hanno tratto in arresto un cittadino 32enne di origini brasiliane, D.M.H., abitante nel veneziano, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
I fatti si sono verificati nella nottata appena trascorsa, verso le 01.50, quando una pattuglia di militari dell’Arma che si era posizionata a Postioma, lungo la Strada Regionale 348 in direzione Montebelluna – Treviso per l’effettuazione di un posto di controllo della circolazione stradale, intimava l’“alt” ad una Citroen C4 che stava sopraggiungendo.

Il conducente dell’autovettura in questione, anziché fermarsi, ha continuato la propria corsa manovrando pericolosamente il veicolo verso l’operatore dell’Arma, un Vicebrigadiere che con prontezza di riflessi ha indietreggiato riuscendo a evitare l’impatto, quindi è caduto a terra sullo spiazzo erboso adiacente alla sede stradale, fortunatamente senza riportare lesioni.


Il sottufficiale, immediatamente ripresosi, si è rialzato e si è posto alla guida mentre il commilitone ha allertato dell’accaduto la Centrale Operativa montebellunese: la pattuglia è riuscita dopo breve tempo ad avvistare il fuggitivo che ha superato svariati incroci della SR.348 (viale Padre Agostino Gemelli) a velocità sostenuta, per imboccare infine, a luci spente, la via Negrelli in località Castagnole di Paese, dove si è fermato forse nella speranza di non essere individuato.


A “tradire” lo straniero, nella circostanza, proprio la frenata per imboccare la citata via e la conseguente accensione degli “stop” posteriori, notati in lontananza dai militari che lo stavano inseguendo e che sono riusciti, infine, a raggiungerlo.


La pattuglia ha proceduto quindi al controllo e all’identificazione degli occupanti della Citroen C4: l’arrestato, alla guida, ed il passeggero, anch’esso di origini sudamericane, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, il primo per reati contro il patrimonio e la persona, il secondo per una serie di violazioni al Codice della Strada.


D.M.H. è stato quindi condotto in caserma (dove sono stati esperiti anche alcuni approfondimenti – tutt’ora in corso – sui documenti di guida e di circolazione esibiti dallo straniero agli operanti) ed infine associato alla Casa Circondariale di Treviso, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nessun provvedimento è stato, invece, al momento assunto a carico del passeggero del veicolo pirata.

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