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Alessandria, con un cutter rapina l’hotel Keiko: fermato 32enne marocchino

Pubblicato il 19 Ottobre, 2021

Attimi di paura nella notte di lunedì 11 ottobre ad Alessandria. Un marocchino 32enne, armato di taglierino, al termine di una violenta colluttazione, ha rapinato il titolare dell’hotel “KEIKO”, un 60enne cinese, causandogli ferite al collo e alla nuca guaribili in circa 20 giorni.

La rapina all’hotel Keiko

Il 32enne, arrestato per rapina aggravata e lesioni personali, approfittando di un momento di scarsa affluenza all’interno della sala slot dell’albergo e facendo inizialmente intendere di voler acquistare delle sigarette, ha invece puntato un cutter alle spalle del titolare. Ma quest’ultimo ha reagito.

Le grida e i rumori della colluttazione hanno attirato un testimone, che ha poi fornito utili indicazioni ai Carabinieri per l’identificazione del malvivente.

Nonostante un profondo taglio alla mano causato dalla sua stessa arma, il 32enne marocchino è riuscito a portar via alcuni pacchetti di sigarette (probabile obiettivo della rapina) e a scappare, facendo perdere le proprie tracce.

La caccia al rapinatore ad Alessandria e dintorni

Dopo più di 12 ore di indagini e ricerche serrate, mediante l’acquisizione di filmati dei sistemi di videosorveglianza, l’ascolto di testimoni e l’ausilio di attività tecniche, che hanno consentito di ricostruire tutti i movimenti del rapinatore nelle ore immediatamente successive al delitto e di identificare il veicolo utilizzato per la fuga, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Alessandria hanno localizzato e arrestato l’uomo nei pressi del pronto soccorso di Ovada, dove si era recato più volte per le lesioni riportate durante la violenta colluttazione con l’albergatore.

Le successive perquisizioni sull’autovettura utilizzata per la fuga e presso l’abitazione del rapinatore hanno infine permesso di recuperare la refurtiva e gli abiti utilizzati durante la rapina, riconosciuti dal raffronto con i filmati degli impianti di videosorveglianza, il tutto ancora intriso del sangue della vittima e dell’autore del reato.

Il 32enne marocchino, residente nel bresciano ma domiciliato nell’ovadese, è stato pertanto arrestato per i reati di rapina aggravata e lesioni personali.

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