Pubblicato il 19 Aprile, 2022
Sono durati a lungo, gli abusi, da quando la bambina, che ora ha 11 anni, era più piccola. E’ stata un’insegnante a denunciare, dando inizio alle indagini intuendo che la ragazzina sarebbe stata maltrattata in casa, fuori da scuola e in auto, e non avrebbe potuto parlare, poiché sarebbe anche stata minacciata di morte da parte del nonno assalitore. La cosa agghiacciante è che i familiari sarebbero stati al corrente di quanto accaduto, ma la vicenda sarebbe stata lasciata sotto silenzio e la piccola avrebbe tentato di chiedere aiuto ai parenti, senza risultato. Dopo la denuncia alla Polizia, gli agenti della squadra mobile di Vibo Valentia hanno arrestato il nonno 69enne.
Interviene la maestra: nonno in arresto
La bambina ha raccontato tutto alla maestra, che è passata all’azione. Una psicologa della polizia ha ascoltato la piccola, che sarebbe stata picchiata e costretta a continui atti sessuali, con emorragie sul corpo delicato. Durante alcuni episodi di violenze, sarebbero state presenti anche le sorelle più piccole della vittima o la madre. Quando i fatti sono venuti fuori, anche la madre dell’undicenne, convocata dalle Forze dell’Ordine, ha confermato le accuse rivolte al suocero, consegnando alcuni video che il padre della vittima aveva sul telefono cellulare.
Il Giudice per le indagini preliminari parla di un contesto “di straordinaria gravità e violenza dal quale si evince un perpetrarsi, costante e reiterato, di abusi a danno della piccola, tutti drammatici, ma alcuni caratterizzati da sconcertante gravità e inspiegabilmente tenuti nascosti dalla compagine familiare, sino alla denuncia dell’insegnante” (foto di repertorio)
About Post Author
