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Abuso d’ufficio. Indagato il sindaco Mellone, assessore e tutta la maggioranza

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Dopo la questione Otranto con lo scandalo che ha portato alle dimissioni del Sindaco Cariddi, ancora un caso tra le amministrazioni comunali salentine. Abuso d’ufficio. Dovranno rispondere di questo i 22 indagati dalla Procura di Lecce che ha svolto le indagini preliminari richieste dal Pm Donatina Buffelli nell’ambito dell’inchiesta sulla nomina del revisore dei conti al Comune di Nardò. Tra gli indagati la figura maggiormente di spicco è sicuramente il sindaco Pippi Mellone. Ma non è il solo. A rispondere dall’accusa di abuso d’ufficio ci sarebbe anche l’assessore alle Finanze del comune neretino, Gianpiero Lupo, un dirigente comunale e tutta la maggioranza che sostiene il primo cittadino del comune nord salentino.

Abuso d’ufficio nella nomina del revisore dei conti, i fatti

Al centro dell’attiva investigativa, scoperta nelle ultime ore, c’è la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti, ruolo assegnato ad Alessandro Sanasi, professionista che si era candidato a sostegno di Mellone con la lista ”Liberi Popolari” e che sarebbe stata concessa su votazione in violazione dello statuto comunale. Agli indagati è stato inoltre contestato l’aver garantito a Sanasi un ingiusto vantaggio patrimoniale pari a 28.000 euro, modificando ad personam lo statuto comunale, non prevedendo più l’ineleggibilità a revisori di chi si fosse candidato all’ultima campagna elettorale. Tutti gli indagati, accusati di abuso d’ufficio, avranno ora 20 giorni di tempo per presentare le proprie memorie difensive o chiedere di essere interrogati.

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