Alatri, svolta sull’omicidio di Thomas Bricca: indagati padre e figlio

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Ci sono due indagati per l’omicidio di Thomas Bricca, si tratta di padre e figlio, finiti nel mirino della Procura e dei carabinieri di Frosinone che da 50 giorni stanno indagando per risalire agli autori dell’omicidio del 19enne di Alatri ucciso con un colpo di pistola in testa il 30 gennaio scorso.

L’agguato e le ricostruzioni degli inquirenti

L’agguato sarebbe stato l’epilogo delle risse che c’erano state nel weekend precedente. La domenica del 29 gennaio Omar (un coetaneo della vittima) e altri suoi amici, riporta il Messaggero, per vendicarsi di un’aggressione subita da parte di Mattia Toson e altre persone, avevano picchiato e appeso a una balaustra Francesco Dell’Uomo, fratellastro di Roberto Toson e zio acquisito di Mattia.

Un affronto che, secondo la ricostruzione della Procura, per i Toson, abituati a spadroneggiare ad Alatri, non poteva restare impunito e a mettere in atto la vendetta, secondo le accuse, sarebbero stati padre e figlio. Uno guidava, l’altro avrebbe sparato ma, la sera del 30 gennaio, invece del giovane di origine marocchine, anche lui presente sul luogo dell’agguato, lo sparo ha colpito Thomas che indossava, come l’amico, un giubbotto bianco.

Chi sono i due indagati

Padre e figlio devono rispondere di ‘omicidio volontario in concorso’: Roberto Toson, 47 anni, ex agente di polizia penitenziaria e il figlio 22enne Mattia, che, secondo gli inquirenti, erano a bordo dello scooter T-Max da cui quella sera fu sparato il colpo mortale.

Anche un’altra persona è sotto inchiesta

E’ sotto inchiesta anche un altro membro della famiglia, il nonno acquisito di Mattia e patrigno di Roberto indagato per “favoreggiamento e distruzione di materiale informatico”. L’uomo è accusato di falsa testimonianza perché ha tentato di far sparire una pistola scacciacani modificatadistrutto le immagini del sistema di videosorveglianza della casa di famiglia ed eliminato la scheda video di memoria. Anche il più piccolo della famiglia Toson, il 19enne Niccolò è finito al centro delle attenzioni dei carabinieri ma, al momento non è indagato: i militari hanno, però, sequestrato il suo telefono che verrà attentamente analizzato dagli esperti del Racis. Fonte Agi – Foto: Thomas Bricca, facebook

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Redazione Nazionale

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