Alluvione nella zona di Messina: il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci non esclude la dichiarazione dello stato di calamità. In attesa del vertice convocato per mercoledì pomeriggio a Palermo, il presidente ha dato disposizione al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, di avviare una prima verifica dei danni nelle zone del Messinese colpite ieri dal maltempo. L’obiettivo è quello di avere gli atti sufficienti per deliberare in Giunta, entro pochi giorni, la proclamazione dello stato di calamità e richiedere al governo centrale il riconoscimento dello “stato di emergenza” nei Comuni colpiti, fa sapere la presidenza della Regione in un comunicato stampa.
Intanto, a Terme Vigliatore e nel lungomare di Barcellona Pozzo di Gotto il governo regionale ha inviato dieci funzionari della Protezione civile coordinati dall’ingegnere Bruno Manfrè e cinquanta volontari, con idrovore per rimuovere l’acqua, specie dai cantinati, e gruppi per il lavaggio delle strade e rimozione del fango. Impegnati sullo stesso fronte anche i vigili del fuoco, gli operai e i volontari dei Comuni.
“Stiamo raccomandando ai sindaci di individuare le cause a monte e non solo gli effetti a valle. Altrimenti saremmo al punto di partenza”, sottolinea il presidente Musumeci, a proposito della riunione tecnica per predisporre un Piano di interventi sulle infrastrutture idriche e fognarie dei centri più colpiti.
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