Era nell’aria ormai da tempo, soprattutto dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Milan. Antonio Conte ha trovato l’accordo con il Tottenham per la risoluzione del contratto. Che tra l’ex ct della Nazionale e il club inglese qualcosa si era rotto si era capito da tempo, ma dopo lo sfogo dell’orami ex tecnico degli Spurs, il divorzio ancor prima della fine della stagione è stato inevitabile.
Dopo il pareggio in rimonta subito dal Southampton, Antonio Conte non le ha mandate a dire ai suoi giocatori e al club: “Siamo undici giocatori ma in campo vedo solo egoisti”, ha dichiarato Conte nell’immediato post partita. La storia del Tottenham è questa, in 20 anni non si è mai vinto qualcosa. Perché? La colpa è della società o di tutti gli allenatori che vengono? La gente pensa che ancora si possa lottare. Sono sconvolto”.
Parole che chiaramente hanno avuto forti ripercussioni sulla squadra e sulla proprietà. Una parte della spogliatoio sembra si sia schierato contro Conte e la società non ha digerito le sue dichiarazioni. Risultato, la risoluzione del contratto.
Antonio Conte, rientrato da giorni in Italia, ha voluto salutare i tifosi del Tottenham con una lettera: “Il calcio è passione, voglio ringraziare profondamente gli Spurs che hanno apprezzato e condiviso la mia passione e il mio modo intenso di vivere il calcio da allenatore. Uno speciale pensiero ai tifosi che mi hanno sempre mostrato sostegno e apprezzamento, è stato indimenticabile sentirli cantare il mio nome. Il nostro viaggio assieme è finito, vi auguro il meglio. Antonio”.
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