Arezzo. Circa 300 i giovani identificati dalle forze dell’ordine tra i partecipanti al rave party sull’Alpe di Poti, sopra Arezzo, andato avanti per circa 20 ore prima dello sgombero, dalla sera del 31 dicembre al pomeriggio di Capodanno. I 300 dovranno rispondere, oltre che della violazione alle norme anti Covid, di occupazione di suolo pubblico e invasione di terreni ed edifici. I provvedimenti sono in corso di verifica (aggiornamento ore 13 e 56).
Il luogo scelto per il rave è il vecchio stabilimento dell’acqua Fontemura con il terreno circostante. L’area è interessata da un fallimento. Il curatore fallimentare deve decidere se presentare denuncia. Il rave party è terminato intorno alle 17 dell’1 gennaio e i partecipanti che erano rimasti – il picco massimo secondo le forze dell’ordine è stato di 500 persone provenienti da tutta Italia – hanno lasciato la zona una volta identificati dalle forze dell’ordine, che hanno presidiato l’Alpe di Poti subito fin dalla sera del 31 dicembre. Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli si è complimentato con le forze dell’ordine e con il prefetto Maddalena De Luca definendo “impeccabile” l’operazione. Sul posto ora restano tanti rifiuti da portare via e smaltire. (fonte: Ansa).
Dopo la caduta di un palo dell'illuminazione pubblica avvenuta sabato scorso nelle vicinanze di Porta…
Dopo gli episodi delle settimane e dei mesi scorsi, ancora una vicenda che racconta la…
Enrico Mentana e Lilli Gruber sono due pesi massimi del giornalismo italiano, due pezzi da…
Un record per nulla invidiabile e del quale non andare certo fieri: una donna sulla…
Paola Ferrari la "bacchettatrice": dopo le critiche rivolte ai Ferragnez per l'uso dei figli finalizzato…
I casi di malasanità purtroppo non sono una novità e una diagnosi sbagliata può condannare…