Dopo aver debuttato al Museo Archeologico Nazionale, la Sirena Digitale torna a “casa”, precisamente al Castel dell’Ovo. Proprio sull’isolotto di Megaride infatti, secondo la leggenda, Partenope si trasformò in divinità e corpo della città di Napoli.
La Sirena Digitale è un ologramma capace di cantare, in diverse lingue, i brani più famosi della tradizione partenopea, ovviamente con una voce leggiadra e sinuosa.
L’iniziativa è nata con il Comune di Napoli ed il progetto è stato avviato con la Federico II.
La Sirena Digitale in realtà è la ricercatrice e artista Francesca Fariello, che ha dato vita e voce all’ologramma che interpreta due brani classici napoletani: Malafemmena e Reginella.
Lello Savonardo, coordinatore scientifico del progetto per il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, ha così commentato: “Sarà possibile allestire performance olografiche nei teatri, nei parchi archeologici, durante i concerti, ma anche negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie o marittime. Si tratta di un’esperienza altamente emozionante e coinvolgente disponibile scaricando l’app”.
L’utente può interagire con la sirena utilizzando gli ultrasuoni, che aggiungono una percezione tattile all’interfaccia. Si avrà così la sensazione di toccare l’acqua che circonda la sirena.
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