Giallo alle Nitto ATP Finals di Torino. Daniil Medvedev, numero 2 del tennis mondiale e secondo classificato alla competizione ha subito un furto non di poco conto: ben 200 mila euro. Non gioielli o carte di credito: a venire rubato dallo spogliatoio del campione è stato un singolo oggetto, più precisamente un “Bovet OttantaSei”, con cassa in titanio e oro rosso.
Di cosa si tratta? Un orologio da collezione, di altissimo valore, che nelle mani di un collezionista potrebbe valere anche di più e di cui, come suggerisce il nome, esistono solo 86 esemplari. Per intenderci, quello con cui Medvedev è immortalato in gran parte dei poster delle ATP.
Il prezioso oggetto sarebbe sparito dallo spogliatoio, nonostante le imponenti misure di sicurezza, proprio durante la finale contro il tedesco Zverev, poi incoronato campione.
Per diverse ore il personale delle ATP ha cercato il prezioso orologio scomparso, ma niente: nessuna traccia. Sembrava ormai scomparso per sempre quando, come per magia, è riapparso ieri mattina, 22 novembre, al polso di uno dei dirigenti delle ATP, che si stava per imbarcare su un aereo. Non sarebbe lui il ladro, ma solo un “fattorino”, a cui è stato affidato l’importante compito di restituire l’oggetto al legittimo proprietario.
Ma come ha fatto a riapparire l’orologio? E soprattutto, chi l’ha trafugato?
La sera della finale, verso mezzanotte Daniil Medvedev aveva già sporto denuncia. Le Forze dell’ordine si erano subito messe all’opera, per evitare una brutta figuraccia agli occhi del mondo. E così, mentre da una parte si festeggiava il campione Zverev, dall’altra fervevano le ricerche del “Bovet OttantaSei”, che ad un certo punto ha fatto la propria ricomparsa.
Non è stato necessario un investigatore dal fiuto eccezionale, come nella miglior tradizione di romanzi gialli. Ad un certo punto qualcuno (forse un addetto, ma il suo nome non è dato saperlo) si è fatto avanti e ha restituito l’orologio, che ha così iniziato il percorso a ritroso per tornare nelle mani del legittimo proprietario, passando anche per le mani di quel dirigente.
Ma non è stato quest’ultimo a riportarlo al numero due del tennis mondiale. No, perché esistevano comunque una denuncia e delle indagini avviate dalle Forze dell’ordine. E così, proprio mentre stava per salire sull’aereo che lo avrebbe portato da Medvedev, il manager delle ATP è stato contattato dalle autorità. Marcia indietro quindi, direzione commissariato per la firma del verbale di riconsegna.
Giallo risolo, o quasi. A breve il prezioso “Bovet OttantaSei” tornerà nelle mani del proprietario, anche se resta ancora un importante interrogativo: chi lo ha rubato?
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