Attilio Fontana ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage durante la quale ha avuto modo di parlare di tanti temi: dalla ricandidatura alla presidenza della Regione Lombardia fino alla possibilità di realizzare il primo impianto nucleare in Italia proprio nella regione lombarda.
Il presidente della Regione Lombardia rivendica alcuni obiettivi conseguiti in questi 5 anni, ma ammette di non essere riuscito a completare alcune “task” anche a causa del Covid. Proprio per questo motivo ha intenzione di candidarsi nuovamente come presidente della Regione Lombardia.
Tra gli obiettivi non ancora raggiunti ci sono la semplificazione e la sburocratizzazione, impedite a causa di un Governo che minacciava di impugnare tutte le leggi regionali. “Serve più autonomia per le regioni” – spiega Fontana.
Un altro problema che il presidente dichiara di voler combattere riguarda le liste di attesa, che si sono allungate ancora di più a causa dell’emergenza Covid e della mancanza di medici e infermieri.
Rispedisce al mittente le accuse sugli eccessivi ritardi dei trasporti, attribuendoli alla rete ormai vecchia e obsoleta.
Un altro tema molto caldo è la realizzazione di una centrale nucleare in Lombardia entro il 2030, che sarebbe la prima in Italia, proposta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Sulla questione Fontana si esprime così: “Credo che il nucleare di ultima generazione sia un nucleare sicuramente da prendere in considerazione. Dà ogni tipo di garanzia e si sta sviluppando in tutto il mondo, sostenibile anche da un punto di vista ambientale e infatti l’Europa lo prevede come una delle forme di approvvigionamento energetico”.
Non è quindi utopia pensare alla prima centrale nucleare in Italia, proprio in Lombardia: “Credo che si possa fare – spiega Fontana – nel rispetto di ogni garanzia e di sicurezza dei nostri cittadini. Sicuramente è un’ipotesi da prendere in considerazione”.
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