Chiusura via Sangiuliano per contenere effetti mala movida: la nota dei comitati e le soluzioni proposte da un esercente

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La notizia della chiusura di via Sangiuliano nelle ore notturne per questo e per il prossimo sabato a Catania per contenere gli effetti della mala movida ha fatto parlare e non poco gli esercenti della zona.

I comitati Gemmellaro/Sciuti, Centro Storico Bellini, Dell’Indirizzo e Castello Ursino nei giorni scorsi hanno inviato a noi in redazione una nota nella quale affermano come gli esercenti non possano pagare gli effetti negativi di tutto questo.

Con riguardo alle decisioni del CPOSP i comitati cittadini accolgono con ristorata fiducia l’interesse degli organi preposti alla tutela della nostra sicurezza – si legge nella nota –. Se da una parte la pedonalizzazione del centro storico è auspicabile per migliorare la vivibilità cittadina dall’altra non può non considerarsi la necessità di studiare un piano valido di viabilità e di parcheggio alternativo e che non arrechi danno alla ristorazione per bene e ai residenti. Le pedonalizzazioni e le ZTL possono rappresentare un incentivo per lo sviluppo sano del tessuto socio-economico della città allontanando chi vuole fare impresa cavalcando l’onda dell’illegalità. Ma resta importante lo studio di contenuti alternativi con il quale riempire le isole pedonali e le ZTL (mercatini stagionali, eventi culturali, artigianato, ecc.), contenuti che attraggano a sé anche altri target oltre a quello dedito al solo ‘superalcolico’. I comitati non possono dunque non condividere le perplessità di Fipe Confcommercio circa la chiusura sperimentale di un tratto di via Antonino Di Sangiuliano per contenere gli spiacevoli effetti della malamovida. Quello che abbiamo sempre sostenuto con fermezza è che la ristorazione e i locali devono essere tutelati, purché questi siano gestiti da veri professionisti osservanti delle leggi e delle regole finanche delle buone maniere di civile convivenza. Ciò che succede in via Antonino Di Sangiuliano, così come in altre zone della città (via Gemmellaro, zona piazza Dell’Indirizzo, zona Castello Ursino e zone limitrofe a piazza Teatro Massimo) non è imputabile alla ristorazione che per questo non può pagare lo scotto della chiusura al traffico di un’arteria importante come via Sangiuliano. Bensì è imputabile all’inosservanza continua di regole che ci tutelerebbero dall’inquinamento acustico e dall’occupazione illecita di suolo pubblico che ledono i diritti (garantiti dal nostro ordinamento) alla salute e alla sicurezza. Per questo motivo auspichiamo che nei tempi futuri i controlli si verifichino in questo senso, sempre più convinti che il presidio fisso di pattuglie interforze rappresenti già un deterrente e un’ottima soluzione e che lo stesso prosegua sino alle 02,00 del mattino. I presidi che vanno coadiuvati da un’attività di controllo capillare (sulle dichiarazioni dei requisiti morali di cui all’art.71 del d. lgs n.59, dei requisiti professionali di cui all’art.71 comma 6, dei requisiti igienico-sanitari, dei requisiti di conformità della destinazione urbanistica e compatibilità della destinazione d’uso dei locali nonché rispetto delle prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia e urbanistica, della sicurezza sul lavoro, della conformità delle SCIA e delle dichiarazioni in atto notorio, del rispetto delle concessioni di suolo pubblico e del Regolamento per la tutela dall’inquinamento acustico) degli esercizi commerciali basterebbero per ripristinare l’ordine e la sicurezza. In ultimo abbiamo accolto con fiducia l’ordinanza n.25 del 25/11/2022 del Commissario Straordinario Portoghese circa la disciplina dell’orario di chiusura dei pubblici esercizi (con attività di somministrazione cibo e bevande) che fissa improrogabilmente la chiusura alle ore 2,00. Ma perché questo non resti un tentativo inapplicato auspichiamo che i controlli siano predisposti ed efficaci. Infatti non possiamo non testimoniare come, non appena l’ultima pattuglia della Polizia Locale ha lasciato il presidio su via di Sangiuliano alle 00,45, siano ripresi i comportamenti molesti da parte dei frequentatori dei soliti noti locali (con auto posteggiate in doppia fila) e da parte dei gestori di tali locali che hanno tenuto musica ad alto volume sino a tarda notte in barba all’Ordinanza di chiusura della via sino alle 04,00 e di chiusura dei locali alle 02,00. Ci chiediamo se nessuno è posto a controllo delle regole negli orari più caldi della notte che senso ha avuto la chiusura di via Antonino Di Sangiuliano? Come comitati restiamo a disposizione delle istituzioni tutte per contribuire attivamente a ripristinare la legalità sui nostri territori ed attivare circuiti di valorizzazione socio-cultural”.

Uno dei soci della Pizzeria Coppola, Fabio Spitaleri, ci ha detto telefonicamente: “Io non so gli aspetti della chiusura di via Sangiuliano. Quello che però è necessario secondo me è mettere più forze di Polizia per un maggiore controllo e una maggiore vigilanza. Si potrebbe fare una prova per vedere gli effetti, ma sarebbe più logico chiudere non tanto la via Sangiuliano quanto le vie circostanti, come già accaduto in via Gemmellaro”.

Fonte immagine: pagina Facebook MIO Catania – Movimento imprese ospitalità

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Giuliano Spina - Catania

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