Avellino – L’ingegnere Roberta Santaniello, di origine irpina, è finita nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Napoli che intende vederci chiaro nelle procedure di gara adottate per l’aggiudicazione dei lavori alle aziende incaricate di realizzare l’ospedale Covid di Ponticelli. Gli inquirenti ipotizzano che qualcosa non sia andato per il verso giusto ed hanno così avviato le indagini procedendo a sequestrare i computer, i cellulari ed ogni altro strumento che possa essere stato utilizzato durante il periodo del lock down. La gara riguarda una somma di diciotto milioni di euro utilizzata per realizzare i tre Covid center. L’inchiesta, seguita dal pubblico ministero Mariella Di Mauro e dal procuratore aggiunto, Giuseppe Lucantonio, ipotizza i reati di concorso in turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture. Al momento gli indagati sarebbero quattro, oltre a Santaniello il consigliere regionale Luca Cascone e il presidente della Soresa, che è la centrale per gli acquisti della Regione, Corrado Cuccurullo. Il Covid center di Ponticelli è già operativo fino alla concorrenza di 72 posti letto a fronte dei 120 previsti, mentre quelli di Caserta e di Salerno con una capienza, ciascuno, di 24 posti letto, devono ancora entrare in funzione. Santaniello è stata coinvolta perché è componente l’unità di crisi regionale del gabinetto della Giunta per la Protezione civile.
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