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Bonus Renzi 2024, chi non lo ha percepito lo potrà recuperare subito: ecco come fare

Pubblicato il 19 Marzo, 2024

Il bonus IRPEF 100 euro è una misura fiscale che è stata introdotta diversi anni fa: chi non lo ha percepito è ancora in tempo per recuperarlo.

BONUS RENZI, ECCO COME SI PUÒ RECUPERARE PRESENTANDO LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

Molti contribuenti, per varie ragioni, non hanno potuto ottenere nel corso del 2023 il cosiddetto “Bonus Renzi” attraverso lo stipendio. Tale bonus consiste in un’integrazione di 100 euro al salario dei dipendenti e dei collaboratori. Per coloro che ne avevano diritto ma non lo hanno ricevuto, c’è ancora una possibilità di recuperarlo presentando il modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche. Al contrario, coloro che hanno ricevuto il bonus indebitamente attraverso la busta paga dovranno restituirlo allo Stato tramite la dichiarazione dei redditi.

Il Bonus IRPEF da 100 euro è una misura fiscale introdotta molti anni fa durante il mandato di Matteo Renzi, mirata a potenziare il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti con redditi medi o bassi. Questa integrazione salariale viene versata direttamente in busta paga dal datore di lavoro. Nel caso in cui il datore non provveda a effettuare tale pagamento, il dipendente ha il diritto di richiederlo esplicitamente al datore inadempiente. Per quanto riguarda l’anno fiscale 2023, l’intero bonus di 1.200 euro è destinato a tutti i lavoratori il cui reddito annuo non supera i 15.000 euro.

Anche coloro la cui imposta lorda può accogliere deduzioni fiscali possono beneficiare del bonus Renzi. Tuttavia, l’importo del bonus erogato non può superare i 1.200 euro all’anno, calcolati come differenza tra le deduzioni fiscali elencate e l’imposta lorda. Se il datore di lavoro ha ricevuto integralmente il bonus Renzi, lo stesso sarà accreditato e indicato nella CU 2024, che il datore di lavoro è tenuto a fornire entro il 18 marzo 2024. Questo documento, noto come certificazione unica, viene emesso nell’anno in corso ma fa riferimento all’anno precedente.

Se il bonus Renzi non è stato percepito dal datore di lavoro, si potrà effettuare il conguaglio nella dichiarazione redditi. Infatti, dalla dichiarazione dei redditi si evincerà se il reddito complessivo dichiarato supera o meno i 28 mila euro. Se tale importo non viene superato, il dipendente potrà richiedere che venga pagato in busta paga se effettua il 730/2024 con sostituto d’imposta. Se però chiede il credito in compensazione, potrà dunque spenderlo compensando debiti già contratti con il fisco. Se il dichiarante che ha diritto ai 1.200 euro non indica nessun sostituto d’imposta e chiede il credito a rimborso, sarà la stessa Agenzia Entrate ad effettuare il versamento sul conto corrente del beneficiario.

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