Una delegazione del Comitato Cittadino Vulcania, a seguito delle tante segnalazioni ha eseguito dei sopralluoghi, venendo a conoscenza che da qualche tempo il degrado e mancanza di decoro del quartiere è sotto gli occhi di tutti. Le foto raccontano di una Catania che in alcune zone del quartiere Borgo-Sanzio, e non solo, sembra abbandonata a se stessa. E’ diventato ormai da anni il luogo di rifugio per i senzatetto. Le ultime denunce arrivano dal V.le XX Settembre, Via Milano, Via G.L. Bernini, Via G.M. Escrivà, Via Calatabiano e altre vie, dove si è creato un vero e proprio accampamento di barboni.
Scene di ordinaria povertà in città. Un fenomeno che si allarga ed è molto cresciuto negli ultimi anni. La situazione di chi si trova a vivere per strada è diversa da caso a caso. Ci sono alcuni, pochi, che ne hanno fatta una scelta di vita e c’è chi non accetta le regole dei dormitori, ma tanti altri cercano un posto letto e non c’è l’hanno. C’è tanta rabbia, delusione, mancanza di rispetto per il decoro urbano e problemi anche igienico-sanitario perché urinano sui muri, nei cassonetti dell’immondizia, nei giardini e il cattivo odore è diventato insopportabile.
Da tantissimo tempo nel rinomato quartiere si vive una situazione di degrado che è sotto gli occhi di tutti. Interviene il presidente del Comitato, Angela Cerri: “È impossibile che l’Amministrazione comunale non si sia resa conto che tutto ciò crea molto disagio a passanti e residenti. Non sono certo i primi casi di degrado documentato a Catania ma solo che negli ultimi mesi le segnalazioni si sono moltiplicate, portando il quartiere agli onori della cronaca. I cittadini denunciano il senso di abbandono da parte delle istituzioni e l’assenza di Vigili e Forze dell’Ordine per far rispettare le regole di decoro.
Si percepisce nell’aria un generale sentimento di sfiducia verso chi dovrebbe occuparsi dei disagi della città e invece preferisce volgere lo sguardo altrove. Si chiede a chi di competenza di dare risposte positive ai residenti del quartiere, di rafforzare, alla luce dell’emergenza sanitaria, l’attuale modello organizzativo dell’accoglienza e dell’assistenza delle persone senza fissa dimora, per favorire soluzioni che non si limitino al sostegno temporaneo, ma possa accompagnare i bisognosi a intraprendere percorsi in autonomia e inclusione, nello spirito di solidarietà.
Inoltre, eseguire interventi di pulizia e sanificazione dei luoghi, su menzionati, nell’interesse dell’igiene pubblica. Non vogliamo rassegnarci a questo degrado! Ci auguriamo che l’Amministrazione, dopo le numerose segnalazioni fatte da diverso tempo, al più presto possa prendere seri interventi e provvedimenti.”
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