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Non voleva più lavorare, picchiato dal ‘padrone’. Violenza nelle campagne tra Sezze e Sermoneta

Pubblicato il 16 Settembre 2021

Una brutta storia di caporalato quella verificatasi nei giorni scorsi nelle campagne tra Sezze e Sermoneta.

I sanitari del 118, infatti, sono intervenuti in un campo, dove un uomo era riverso a terra privo di sensi.

Lo hanno soccorso ma, nonostante le ripetute manovre per cercare di rianimarlo il giovane, di circa 30 anni e indiano, non riprendeva i sensi.

Dopo averlo caricato in ambulanza ed averlo trasportato al pronto soccorso del Goretti di Latina, finalmente la persona ha ripreso conoscenza.

In precedenza, per cercare di capire cosa fosse successo al giovane, i medici avevano interrogato gli altri stranieri al lavoro nel campo. Cercando di farsi capire, visto che solo alcuni conoscevano qualche parola di italiano, è stato raccontato che il padrone, al rifiuto della persona ferita di voler continuare col lavoro, lo avrebbe colpito con un calcio al costato. Circostanza plausibile visti i segni presenti sul corpo della vittima.

Un rifiuto dettato dal fatto che gli uomini erano all’opera dalle 6 del mattino, ed erano ormai le cinque del pomeriggio; per altro, a quanto si è capito, senza essersi presa una pausa per pranzare.

Non risulta, al momento, che l’episodio sia stato segnalato alle forze dell’ordine. Evidentemente le persone coinvolte, ripetiamo, tutti stranieri, hanno paura di perdere il proprio posto di lavoro.