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Carlo Smuraglia

Addio a Carlo Smuraglia, partigiano fino alla fine: “Un popolo che resiste contro l’invasore va aiutato anche con le armi”

Pubblicato il 31 Maggio, 2022

“Un popolo che resiste contro l’invasore va aiutato, anche con le armi”. Ultimamente era intervenuto anche sul dibattitto legato all’invio degli armamenti in Ucraina. Il suo ultimo lascito da combattente, da partigiano.

È morto a Milano Carlo Smuraglia, presidente onorario dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) avrebbe compiuto 99 anni in agosto.

A dare l’annuncio della scomparsa è stata la segreteria nazionale dell’Anpi. 

Carlo Smuraglia

“Il suo nome resterà nella storia di questo Paese per l’appassionata partecipazione alla Resistenza, lo strenuo impegno per la piena attuazione della Costituzione, dei diritti, della democrazia. Tutta l’Anpi, nel ricordare l’umanità, la sapienza e la forza con cui Carlo ha presieduto l’Associazione si stringe al dolore della moglie Enrica, dei figli e dei nipoti”, si legge nei post sui social.

Nato ad Ancona nel 1923, partigiano, poi avvocato e docente, Smuraglia è stato eletto senatore per tre volte e poi presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia dal 2011 fino al 2017 quando si è dimesso ed è stato poi eletto presidente emerito dell’Associazione. 

Ha fatto parte del Csm dal febbraio 1986 al luglio 1990.

“Ho fatto il partigiano nelle mie Marche – ha raccontato in una recente intervista a La Repubblica – Ero alla Normale di Pisa, lasciai perdere gli studi e tornai a casa per sottrarmi alla leva. Il fascismo mi aveva richiamato alle armi, ma io disertai nascondendomi. Conobbi dei partigiani e decisi di aderire anch’io alla lotta contro il nazifascismo. Avevo 20 anni”. 

Dopo avere rifiutato le chiamate di leva dei fascisti della neonata Repubblica Sociale Italiana, con l’arrivo delle forze alleate nella sua regione, le Marche appunto, decide di unirsi alla Resistenza arruolandosi nel 1944 come volontario nel Gruppo di Combattimento “Cremona” del nuovo Esercito Italiano, alle dipendenze operative dell’ottava Armata britannica, con cui proseguì la guerra sul fronte adriatico fino a Venezia, sino alla resa finale delle forze nazifasciste in Italia.

È stato anche consigliere regionale in Lombardia con il Partito comunista Italiano dal 1970 al 1985, durante la prima legislatura regionale ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del consiglio regionale e nella successiva quello di presidente dal 1978 al 1980, dopo essere stato vicepresidente dello stesso dal 1975 al 1978. Venne eletto dal Parlamento componente del Consiglio superiore della magistratura per la consiliatura dal 1986 al 1990.

Successivamente ha fatto parte dei Democratici di Sinistra ed è stato eletto senatore per tre volte dal 1992 al 2001; dal 1994 ha guidato per sette anni la commissione lavoro di Palazzo Madama.

Il 16 aprile 2011 è stato eletto presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia e riconfermato nella carica nel 2016. Termina il proprio mandato nel novembre 2017.

Carlo Smuraglia

Tra i primi messaggio di cordoglio quello di Enrico Letta: “Ci lascia oggi un grande italiano. Testimonianza, pensiero, azione ed esempio, per noi e per le nuove generazioni”, scrive su Twitter il segretario del Pd.

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