Al via due Corsi di formazione professionale per centralinisti non vedenti o ipovedenti organizzati dall’Irifor Sicilia a seguito dell’Avviso 30 della Regione Siciliana.
Il primo corso è cominciato proprio in questi giorni nella sede di Catania. È aperto a dodici partecipanti e altrettanti saranno coloro i quali seguiranno il corso di Palermo che prenderà il via a fine mese.
“Erano anni – ha sottolineato Gaetano Renzo Minincleri, presidente dell’Irifor e del Consiglio regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti –, che non si tenevano corsi del genere e gli ultimi risalgono a sei-sette anni fa, quando il Movimento apostolico ciechi li organizzava a Siracusa”.
“Sono davvero contenta – ha detto Angela Dispinzieri, una degli insegnanti, che lavora a stretto contatto con la tutor, Jennifer Canfailla – che questo corso sia finalmente partito dopo così tanto tempo. E sono felice anche di far parte di questo progetto. Da insegnante di braille spero di arricchire questi ragazzi facendo apprendere loro quanto più possibile”.
“Daremo l’occasione – ha sottolineato Minincleri – a ventiquattro dei nostri giovani non vedenti e ipovedenti siciliani di poter lavorare nei centralini della Regione e in generale dell’amministrazione pubblica. Ma anche in aziende private. E questa è una grande soddisfazione”.
“Ho deciso di frequentare questo corso – ha detto Benedetta Spampinato – perché rappresenta un’occasione per mettersi in gioco e costruirsi una professione. Perché purtroppo noi non vedenti, per quanto diplomati o laureati, non possiamo svolgere tutti i lavori. E il corso è interessante anche perché approfondisce aspetti pratici: ci si addentra per esempio nel discorso informatico della gestione di un centralino telefonico”.
“Considero questo corso – ha aggiunto Rosa Di Caro – molto importante per le persone non vedenti e ipovedenti perché consente un inserimento nel mondo del lavoro. Nonostante i nostri limiti, con un’adeguata formazione possiamo fare tutto. Quello del lavoro è un traguardo che tutti vorremmo raggiungere e ce la faremo grazie alla competenza di insegnanti e tutor, che hanno tutti una elevata sensibilità”.
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