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Catania, pestaggio al dj ciclista al lungomare: ecco la sentenza per i suoi aggressori

Raffaele Lo Savio fu pestato il 12 ottobre del 2015 al lungomare.

Pubblicato il 27 Febbraio, 2023

Dopo il pestaggio avvenuto il 12 ottobre del 2015 nei confronti del dj ciclista Raffaele Lo Savio, noto anche come Raffa Dj-Biker, arriva la sentenza per i suoi aggressori.

Il ciclista si trovava in una manifestazione contro la chiusura del lungomare ai ciclisti la domenica e dopo aver fatto la classica pedalata a ritmo di musica con i suoi amici si era trovato davanti un corteo di commercianti, che avevano cominciato a urlare contro i ciclisti.

Così sarebbero partiti i pugni e i calci e i manifestanti gli hanno tolto la bicicletta per farla a pezzi. in seguito è stato postato in ospedale per via delle contusioni riportate.

A rendere nota la sentenza è stesso Lo Savio attraverso un post su Facebook nel quale dice: Ci sono voluti 8 lunghi anni, ma alla fine la sentenza è arrivata. Otto lunghi anni per condannare due di quelle numerose persone che durante il Lungomare Liberato del 12 ottobre 2014, si sono permesse, davanti alle forze dell’ordine e alle fotocamere, di pestarmi in pubblica piazza, senza motivo, presi solo da una rabbia cieca. Otto anni per una sentenza che, più che per la reale pena che infliggerà, è per me un simbolo che ancora c’è una flebile speranza nel sistema. Speranza rimasta viva nonostante l’abbandono delle istituzioni, che si erano fortemente schierate davanti ai media nei giorni seguenti al pestaggio, e che avevano anche dichiarato pubblicamente false promesse di raccolte fondi per me e la mia bici. Ho portato avanti questa battaglia fino alla fine, anche senza di loro. Mi dispiace solo che papà non sia qui a vedere questo risultato, per il quale aveva lottato con me sin dall’inizio. Voglio ringraziare le persone che mi sono state a fianco, che hanno avuto il coraggio di testimoniare davanti ai giudici, e infine ringraziare ancora una volta il vigile che mi ha tirato fuori da quel pestaggio. Giustizia è fatta, non al 100%, ma è finalmente fatta”.

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