“Incredibile…. Noi siamo quasi arancioni … combattiamo per restare aperti e poi succede tutto questo….
Impossibile ma Vero ….
A questo punto … non vogliamo mai più chiudere qualsiasi colore sia la Sicilia …P.s. e le discoteche rimangono chiuseeeee… ingiustizie !!”.
E’ il testo del post pubblicato sui social dalla Fipe Confcommercio di Catania. Un duro attacco al Catania Pride e alla gestione dell’emergenza Coronavirus, percepita particolarmente vessatoria soltanto nei confronti di alcune categoria professionali, su tutte quella dei ristoratori.
Attacco che ha suscitato l’indignazione degli organizzatori della manifestazione nuovamente autorizzata dopo gli stop imposti alle manifestazioni pubbliche dalle restrizioni delle precedenti ordinanze ministeriali e della comunità Lgbt, convinti di un rigurgito di omofobia sfuggito pubblicamente.
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