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Certificato energetico Ape: ecco cosa serve sapere

Pubblicato il 12 Ottobre, 2022

Riferendoci alle certificazioni energetiche, non possiamo fare a meno di definire uno degli argomenti più importanti e peculiari che interessino il mercato e il settore immobiliari. Il certificato energetico Ape, infatti, è un documento importantissimo, soprattutto ai fini della compravendita e della regolazione burocratica dell’immobile per il quale viene redatto. Anche detto attestato di prestazione energetica, esso si rivela particolarmente utile allo scopo di identificare le caratteristiche energetiche di uno specifico stabile.

La certificazione energetica, infatti, viene utilizzata per decretare, per l’appunto, le prestazioni energetiche di un edificio. Questo documento si serve di una scala di valori che oscilla tra A4 a G per esprimere i parametri di cui si interessa. L’attestato di prestazione energetica, tra l’altro, assume un carattere obbligatorio dal punto di vista legislativo e, venendo utilizzato per controllare i parametri citati in precedenza, si rivela fondamentale per la compravendita di un immobile. Il certificato energetico Ape ha valenza decennale e, ad ogni scadenza, richiede il rinnovo in via obbligatoria.

Quando si redige per la prima volta o si rinnova, l’attestato di prestazione energetica richiede il controllo della caldaia, attraverso una procedura enunciata dalla normativa vigente. Vista la sua importanza, comunque, il certificato energetico va reso disponibile quanto prima, soprattutto quando si è in fase di vendita o di cessione in affitto di un immobile. Al fine di velocizzare la pratica, dunque, è stata data la possibilità ai cittadini di richiedere l’APE online, per accorciare i tempi e ricevere quanto prima i documenti relativo alla messa in regola dello stabile. Nelle prossime righe, comunque, scopriremo tutto ciò che c’è da sapere sul certificato in oggetto.

Certificato energetico APE, tutte le info al riguardo

Quando si intende richiedere un certificato energetico Ape, la primissima cosa da fare è documentarsi sull’iter di raccolta dei dati e sulla stesura conseguente del documento, al fine di agevolare l’intero processo. Nella fattispecie, la norma impone al proprietario di accogliere dei tecnici abilitati dopo una fase di pre-sopralluogo, nella quale egli dovrà mettere a loro disposizione tutti i documenti e i dati necessari alla stesura del certificato come la visura catastale dell’edificio, la planimetria e il libretto dell’impianto, tra le altre cose. Solo successivamente, i certificatori potranno procedere con la fase di sopralluogo vera e propria.

A questo punto, il tecnico potrà adoperare i software dedicati, certificati dal Comitato Termotecnico Italiano. Questi programmi permettono l’esecuzione corretta di tutti i calcoli necessari a stabilire l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio. Successivamente, si va a definire la classe energetica dello stabile. Il tecnico preposto alla stesura del certificato, lo sottolineiamo, è a sua volta accreditato dalla legge. La sua mansione, inoltre, è quella di segnalare gli interventi migliorativi, qualora ce ne fossero, a cui lo stabile dovrebbe andare incontro.

Come viene erogato il certificato?

Come detto, gli addetti al rilascio dell’attestato di prestazione energetica sono accreditati dalla legge relativa. Il personale ha competenze specifiche che riguardano la definizione dell’efficienza energetica degli stabili in cui sono tenuti ad operare. I certificatori sviluppano le loro competenze grazie a dei corsi di formazione mirati erogati dalle istituzioni. Tra l’altro, i tecnici abilitati hanno le competenze per progettare edifici e impianti. Data l’importanza del loro compito, quindi, essi sono responsabili sia civilmente che penalmente.

Una volta terminati i controlli, il tecnico immette i dati nei sopracitati software, con lo scopo di realizzare analisi approfondite delle caratteristiche dell’edificio, delineando il cosiddetto spettro energetico di quest’ultimo. I software in oggetto servono ad analizzare le caratteristiche geometriche e di esposizione dell’edificio. Evidenziamo, in conclusione, che i programmi in questione siano anche in grado di tener conto della tipologia di muratura e degli infissi, oltre che degli impianti di riscaldamento e dell’acqua sanitaria per le loro indagini.

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