“Faccio un esempio. In questi giorni, una famiglia di Amburgo che aveva acquistato una barca, è arrivata a Civitanova per ripartire e fare un giro sull’Adriatico. Alla fine sono rimasti, attratti dalla città, dalle sue iniziative e anche dal porto, che è al centro della città”. Andrea Cittadini parla con passione di ciò che potrebbe essere Civitanova solo a riempire le banchine vuote con 40-50 barche di turisti.
E’ da dieci anni che è responsabile del cantiere Civitanova Yacht Service, da quando ha rilevato gli ex cantieri Gaetani con il socio Ronnye Catinali.
“Siamo uno dei pochi porti al centro dell’Adriatico con tutti i servizi che un turista desidera. Mi immagino, solo ad ampliare il business dell’accoglienza, quanti potrebbero esserne avvantaggiati: bar, ristoranti, stabilimenti balneari. Tutti ne guadagnerebbero. Immaginate 50 barche con 4-5 persone a bordo: tra i 30 e i 50mila euro al giorno di ingressi in più, più gli introiti per il Comune”.
“Devo aggiungere – continua Cittadini – che sono assai fiducioso che la Giunta nell’immediato futuro si muova in questo senso. Così come abbiamo un’ottima collaborazione tra la cantieristica e le autorità, come la Capitaneria di Porto. Abbiamo tutte le carte in regola per fare il salto di qualità. Il problema è solo uno: che la questione non viene affrontata da oltre trent’anni”.
Come sottolinea Andrea, il mare è punto di incontro e “le barche non ce l’hanno solo i ricchi, come qualcuno pensa. Tanti pensionati hanno usato piccoli risparmi della liquidazione per farsi una barchetta e potersi godere la meraviglia delle nostre coste”.
“Molti chiamano per conoscerle. Perché non ampliare i posti barca per il turismo? Non si farebbe certo un danno alla pesca!” conclude Cittadini.
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