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Coltivavano a fini di spaccio, interventi dei Carabinieri a Furnari e Novara

La giornata di cronaca nera: per coltivazione a fini di spaccio i carabinieri arrestano a Furnari un 43enne, deferiscono in stato di libertà la convivente 29enne deferita in stato di libertà e a Novara denunciano un 52enne. Per tentata rapina due arrestati della polizia a Capo d’Orlando

Pubblicato il 26 Aprile, 2024

Ieri mattina, a Furnari (ME), i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia CC di Barcellona Pozzo di Gotto, con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT), hanno arrestato, in flagranza di reato, C.F., 43enne, già noto alle forze dell’ordine, e hanno deferito, in stato di libertà, la sua convivente 29enne per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un servizio di controllo finalizzato a reprimere i reati in materia di stupefacenti, i Carabinieri, che da alcuni giorni avevano notato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione dell’uomo, hanno effettuato una perquisizione domiciliare. All’interno dell’appartamento, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 6 piante di “cannabis indica”, sviluppate ed in fioritura ed inoltre poco meno di 2 grammi di “marijuana” suddivisa in dosi e 64 semi di “canapa indiana”, un bilancino di precisione funzionante e materiale per la coltivazione delle piante di “marijuana”.

La sostanza stupefacente, il bilancino di precisione ed il materiale per la coltivazione sono stati sequestrati e l’uomo è stato arrestato, in flagranza di reato, poiché ritenuti responsabili dei reati di coltivazione di sostanza stupefacente e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre la convivente è stata denunciata in stato di libertà per il medesimo reato.

Al termine delle formalità di rito, come disposto dal Sostituto Procuratore di turno, presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, l’arrestato è stato condotto nella propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.

Sempre nella giornata di ieri a Novara di Sicilia (ME), i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato, in stato di libertà, un 52enne, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile dei reati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri insospettiti da alcuni movimenti nei pressi dell’abitazione dell’uomo hanno effettuato una perquisizione domiciliare rinvenendo 3 piante di “cannabis indica”, di altezza media in perfetto stato vegetazione, 6 semi di “canapa indiana” e un bilancino di precisione.

La sostanza stupefacente, il bilancino di precisione sono stati sequestrati e l’uomo è stato deferito in stato di libertà, poiché ritenuto responsabile dei reati di coltivazione di sostanza stupefacente e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Tentata rapina e furto, arresti della Polizia a Capo d’Orlando

I poliziotti del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando hanno proceduto all’arresto in flagranza di due rumeni senza fissa dimora: R.L. di 56 anni e E. L. di 18, padre e figlio, resisi responsabili in concorso tra loro dei reati di tentata rapina e furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale di quel centro.

In particolare, nella mattinata di ieri, il 56enne aveva tentato di impossessarsi di una cassa acustica, usando violenza contro il direttore del punto vendita, e successivamente si era dato alla fuga.

Gli agenti, allertati, sono intervenuti immediatamente sul posto e dopo la ricostruzione dei fatti si sono messi alla ricerca dell’uomo che in breve tempo è stato rintracciato e fermato nelle campagne circostanti. Fermato anche il figlio del malvivente che aspettava il padre a bordo di un furgone, in sosta nei pressi dell’esercizio commerciale.

La perquisizione effettuata sul mezzo permetteva di recuperare, celato sotto un materasso, una cassa audio bluetooth precedentemente asportata dal negozio.

I due pertanto sono stati arrestati e condotti presso la casa circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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