Pubblicato il 1 Giugno 2022
Ha scelto di patteggiare ed è stata condannata a dieci mesi e 20 giorni di carcere dal Gup del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce.
Si tratta di una donna, di 28 anni, residente a Roccasecca dei Volsci, che ha raccontato di essere stata stuprata mentre, invece, intratteneva una relazione clandestina, ma del tutto consenziente, con un altro uomo.
Lei, fidanzata, nel 2018 aveva iniziato una relazione con un uomo sposato, e padre di due bambini, che svolgeva due lavori paralleli, uno dei quali era il pornoattore…
Il fidanzato di lei, sospettoso per alcuni atteggiamenti della promessa sposa, era riuscito a scoprire qualche messaggio galante dell’amante sul telefono di lei.
A questo punto lei, pur di negare l’evidenza, si è recata in Procura in piazza Labriola ed ha denunciato di essere stata stuprata durante l’unico incontro tra i due, in un casolare in aperta campagna nel cassinate. Una storia evidentemente convincente e magari anche circostanziata, tanto che il sostituto Procuratore Marina Marra ha anche aperto un fascicolo. Al termine delle indagini preliminari, poi, sarebbe stata sul punto di chiedere il rinvio a giudizio nei confronti dell’uomo, che avrebbe dovuto rispondere di violenza sessuale.
Sono state le indagini dei legali del 46enne a far cambiare opinione alla procura. L’uomo, infatti, aveva ripreso col proprio smartphone uno degli incontri con la giovane donna: immagini che dimostravano inequivocabilmente che i rapporti intercorsi tra i due erano del tutto consenzienti. Inoltre, a discolpa del presunto reo, anche alcuni messaggi che i due si erano scambiati via chat nei giorni successivi al presunto stupro subito.
A questo punto alla procura non è rimasto altro da fare che archiviare la posizione del pornoattore ed aprire un procedimento per calunnia nei confronti della donna; procedimento culminato con la condanna.