È successo a Grugliasco, in provincia di Torino, in via Duccio Galimberti 3.
“Nessuno ci ha detto nulla, hanno messo solo l’avviso, ma nessuna lettera da Iren – racconta uno dei condomini – C’è stato un bell’aumento. Non è che per colpa di qualcuno o del caro gas ora dobbiamo stare al freddo. Sentiremo cosa dice l’amministratore. C’è chi si sta organizzando con stufette o altro”.
Un importo che prima della guerra e della crisi non superava i 25mila euro, la scorsa stagione è arrivata a 55mila.
Il tutto senza possibilità di rateizzare perché – spiega l’amministratore di condominio Gianluca Maresca – per il teleriscaldamento si paga subito una rata pari al 50% e poi il resto in poche tranche.
E il problema è che questa è solo una parte dei rincari che sono previsti nei prossimi mesi, specialmente a partire da novembre.
Da Iren fanno sapere “che le eventuali sospensioni di erogazione di calore avvengono a seguito di morosità prolungate e solo dopo aver inviato più comunicazioni di sollecito e con la disponibilità di studiare possibili piani di rientro dell’insoluto”.
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