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Cospito

Caso Cospito, lo esamina il Cdm. Meloni: “Lo Stato non deve farsi intimidire”

Pubblicato il 30 Gennaio, 2023

“Credo che lo Stato non si debba far intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari”.

Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della presentazione del progetto “Polis – Casa dei servizi digitali” di Poste italiane, parlando del caso Cospito.

Le condizioni di salute di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame contro il regine di carcere duro, stanno rapidamente peggiorando.

Lo denuncia l’associazione Antigone che ha pubblicato una foto del detenuto su twitter: Cospito appare fortemente dimagrito dopo oltre due mesi di digiuno, durante i quali è passato da oltre 100 chili di peso a 72.

In tutto questo periodo l’anarchico si è nutrito esclusivamente di acqua e integratori.

La foto resa noto da Antigone risale al 5 dicembre scorso.

Nel frattempo si moltiplicano le prese di posizione della politica a favore e contro un «ammorbidimento» del regime carcerario nei confronti di Cospito, detenuto al 41 bis.

Il Pd ha chiesto la revoca della misura più restrittiva e che vengano garantite cure al detenuto

Oggi. intanto, è convocato un consiglio dei ministro durante il quale il caso verrà esaminato.

Il ministro Nordio avrebbe la facoltà di intervenire ed è questo l’appello che arriva da più parti.

“Spetta allo Stato, al Ministro della Giustizia, ai giudici prendere una decisione che salvi la vita di Cospito revocando la misura del 41 bis e garantendo che la pena nei suoi confronti sia rispettosa del principio di umanità. Lo chiediamo da settimane, a prescindere da qualunque pressione di piazza, e la richiesta si fa ogni giorno più ineludibile»”, è quanto fa sapere Antigone.

Il legale dell’anarchico, Flavio Rossi Albertini, ha ufficialmente sottoposto a Nordio la domanda di revoca del carcere duro.

Il legale cita una recente sentenza della Corte di Assise di Roma che assolveva alcuni appartenenti ad associazioni anarchiche dall’accusa di terrorismo. Il Guardasigilli ha tempo fino al 12 febbraio pe rispondere alla richiesta; in caso di silenzio la domanda deve ritenersi respinta.

ECCO CHI E’ COSPITO

Stando a un’informativa dei carabinieri del Ros, tra i punti di riferimento di Cospito ci sono gli anarchici russi che, con atti di terrorismo, omicidi e attentati ai danni dei “padroni” hanno trasmesso “forza, tenacia, coerenza ed esperienza viva” ai “compagni di oggi”. 

Cospito

Cospito, personaggio di spicco del Federazione anarchica informale-Fri, sarebbe stato l’ispiratore, secondo gli investigatori, del gruppo romano di anarchici, autore di un libro, presentato a Roma, “Anarchici di Bialystok 1903-1908” accusato di aver fatto esplodere una bomba, la notte del 7 dicembre 2017, davanti una caserma dell’Arma nella Capitale, nel quartiere San Giovanni.

Cospito, va detto, all’epoca dei fatti era detenuto in carcere a Ferrara per il ferimento di Adinolfi.

Nel 2016 è la Digos di Torino a ordinare il suo arresto in carcere (assieme a quello di Nicola Gai, ancora detenuto) e quello di altre cinque persone, tra cui la sua compagna Anna Beniamino. 

Accuse pesantissime: dal 2007, gli aderenti al Fai avrebbero seminato il terrore portando a compimento circa 50 azioni eversive. 

Tra queste l’esplosione al parco Ducale di Parma il 24 ottobre 2005; l’invio, il 2 novembre 2005, di un pacco esplosivo all’allora sindaco di Bologna Sergio Cofferati; una busta esplosiva inviata nel 2006 alla redazione di CronacaQui a Torino che deflagrò e ferì agli occhi il direttore del quotidiano Beppe Fossati.

Il gruppo sarebbe stato anche responsabile dell’esplosione di due ordigni collocati, nel dicembre 2003, vicino all’abitazione bolognese di Romano Prodi.

In questa indagine c’è anche l’attentato alla scuola allievi carabinieri di Fossano. Fatti per cui Cospito venne condannato a 20 anni sebbene la Cassazione abbia deciso un nuovo appello per rideterminare la pena (anche per Beniamino, 16 anni e 6 mesi) ritenendo che non sia stato commesso il reato di strage comune, bensì quello di strage politica. Che prevede anche l’ergastolo.

L’ultima citazione prima delle azioni in Grecia, a Berlino e a Barcellona è recentissima, e arriva dalle pagine della cronaca torinese.

Risale al 2 settembre scorso. Dopo che il 27 giugno un pacco bomba è stato indirizzato ad Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, sul web sono comparse delle rivendicazioni a firma “Brigata Augusto Masetti, Fai, Fronte Rivoluzionario internazionale” , di matrice anarchica, in cui viene spiegato che l’azione era “dedicata ad Alfredo Cospito”.

AGGIORNAMENTO

Alfredo Cospito sarà trasferito dal penitenziario di Sassari a quello di Opera,a Milano. Lo riferisce il suo legale Rossi Albertini. L’anarchico sarà detenuto presso il Servizio di Assistenza intensificata.

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