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Covid in Puglia, record di casi e tamponi. 315 i positivi, 11 nel leccese

Pubblicato il 29 Aprile, 2024

Il Covid in Puglia continua a preoccupare, ma non ad allarmare. Nella giornata in cui un po’ in tutta Italia si fa registrare il record di sempre di nuovi casi, ma anche di tamponi effettuati, la nostra Regione non è da meno e segue di pari passo il trend nazionale. Rispetto ad altre Regioni, anche del Sud Italia, però, il Covid in Puglia colpisce in maniera molto meno aggressiva, almeno per ora, e più del 90% dei nuovi positivi continua ad essere asintomatica o con sintomi lievi. Continua ad essere la provincia di Bari ad incidere con il più alto tasso in percentuale di nuovi casi sul numero totale, mentre la provincia di Lecce continua a registrare numeri confortanti. Tutto questo è quello che emerge dal consueto bollettino epidemiologico regionale, redatto dal Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia. I test per l’infezione da Covid-19 Coronavirus, per la precisione, sono stati 5.844 test, con 315 casi positivi così suddivisi: 169 in provincia di Bari, 13 in provincia di Brindisi, 28 nella provincia BAT, 55 in provincia di Foggia, 11 in provincia di Lecce, 37 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. Sono stati registrati purtroppo anche 2 decessi: 1 in provincia di Bari e 1 in provincia di Foggia.

Covid in Puglia, i numeri dall’inizio dell’emergenza

emergenza coronavirus
emergenza coronavirus

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 467.815 test. Sono 5317 i pazienti guariti e 4229 quelli attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 10.164, così suddivisi: 4164 nella Provincia di Bari; 942 nella Provincia di Bat; 817 nella Provincia di Brindisi; 2462 nella Provincia di Foggia; 911 nella Provincia di Lecce; 785 nella Provincia di Taranto; 79 attribuiti a residenti fuori regione; 4 provincia di residenza non nota. I ricoveri sfiorano quota 8%, in terapia intensiva invece meno dell’un percento e questi dati sono più o meno simili a quelli delle 24 ore precedenti. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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