Cultura e caffeina, festival dei Monti Cimini: il progetto giunge al termine

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Cultura e caffeina. Con un incontro che si terrà il 12 dicembre alle ore 11, presso la sede della comunità montana dei Cimini a Ronciglione, in Via San Giovanni 130, si chiude l’entusiasmante progetto “Cultura e
caffeina, festival dei Monti Cimini”
. Intervengono il Commissario Straordinario della Comunità Montana dei Cimini Eugenio Stelliferi, Gaetano Carramusa, rappresentante istituzionale di Carramusa Group e Giacomo Barelli, rappresentante istituzionale della Compagnia del teatro. La manifestazione, prodotta da Carramusa Group e organizzata per la Comunità Montana dei Cimini dalla Compagnia del Teatro di Viterbo, ha coinvolto, dal 24 luglio al 27 settembre 2020, i comuni di Blera, Canepina, Capranica, Caprarola, Carbognano, Nepi, Oriolo Romano, Ronciglione, Soriano nel Cimino, Vallerano, Vasanello, Vetralla, Vignanello e Vitorchiano.

Cultura e cafferina: promuovere la memoria storica

Con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la grande ricchezza culturale, la memoria storica e la bellezza dei comuni del territorio dell’area etrusco-cimina aderenti all’iniziativa, il programma si è sviluppato tra letture d’autore con grandi ospiti di livello nazionale, spettacoli animati per bambini ed azioni di valorizzazione culturale del patrimonio storico e letterario del territorio. Nell’ambito del festival, infatti, è stata portata a termine la digitalizzazione di documenti di pregio, attualmente inaccessibili, appartenenti agli archivi storici e alle biblioteche dei comuni di Blera, Capranica, Caprarola, Gallese, Nepi, Ronciglione, Vallerano, Vetralla e Vitorchiano.

Cultura e caffeina: rafforzamento del senso di appartenenza

Ottimi i risultati della manifestazione, che ha contribuito al rafforzamento del senso di appartenenza ad una comunità attraverso la condivisione di esperienze e conoscenze, alla promozione dell’utilizzo degli spazi tradizionalmente deputati alle attività di divulgazione culturale quali luoghi di scambio e crescita intellettuale ed alla trasmissione delle tradizioni popolari, attraverso la drammaturgia e la divulgazione del linguaggio teatrale. Il tutto nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza relative alla prevenzione della diffusione del Covid-19.

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Redazione Viterbo

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