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DOPO 28 SETTIMANE IL PIEMONTE PASSA IN ZONA GIALLA DAL 3 GENNAIO. Scarica la tabella in PDF di cosa puoi fare!

Da lunedì l’Italia torna a tingersi di giallo. Tornano obbligatorie le mascherine all’aperto. Dai ristoranti agli stadi

Pubblicato il 30 Dicembre, 2021

RICOVERI CONTENUTI MA IN CRESCITA

I dati pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 20-26 dicembre in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100 mila abitanti. Supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% quello dei posti letto ordinari (20,2%).

Numeri ancora molto contenuti rispetto allo scenario nazionale e internazionale che portano il Piemonte in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, dopo 28 settimane in zona bianca.

Il Presidente Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Incardi: “Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso. Prendetevi cura di voi”.

“Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. Ora mancano poche ore alla fine dell’anno e, proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari. Prendetevi cura di voi”.

Zona gialla, le nuove regole: domande e risposte

Alcune regione d’Italia si colorano di giallo. Già in vigore l’obbligo di mascherine all’aperto. Spostamenti, bar e ristoranti, eventi sportivi e discoteche: tutto quello che c’è da sapere

Vediamo cosa si può fare e cosa non si può fare in zona gialla.

Mascherine

In zona gialla le mascherine sono obbligatorie all’aperto anche dove non ci sono assembramenti.

Spostamenti consentiti in zona gialla

In zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all’interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Decade anche il coprifuoco, quindi non ci sono più limiti orari alla circolazione e non è più necessaria l’autocertificazione.

Zona gialla, le regole per ristoranti e bar

In zona gialla i ristoranti sono aperti, anche per ciò che riguarda le sale al chiuso, resta sempre consentito il servizio di asporto e la consegna a domicilio. 

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