Hanno agito indisturbati anche durante il lockdown, andando a segno in tutto il territorio provinciale con diverse rapine. Ora sono stati arrestati. Alle prime luci dell’alba di oggi i Carabinieri della Compagnia di Lecce, agli ordini del Capitano Valentino Adinolfi, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Francesco Carrozzo, 35enne; Gianfranco Petrelli, 48enne e Matteo Vadacca, 32enne, ritenuti responsabili a vario titolo di rapina aggravata, furto di autovetture, furto presso esercizi commerciali, ricettazione, porto illegale di arma da fuoco. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari Simona Panzera, su richiesta del pubblico ministero, Francesca Miglietta, è scaturito da un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e avviata lo scorso febbraio militari dalla Sezione Operativa del Norm della Compagnia leccese, comandati dal Tenente Umberto Cerracchio, con una task force specializzata proprio nel contrasto ai reati contro il patrimonio. L’attività investigativa ha consentito di risalire ai responsabili di numerosi reati predatori commessi durante il lockdown della scorsa primavera.
Gli arrestati hanno infatti agito tra i mesi di febbraio, marzo e aprile, quindi anche e non solo durante il lockdown, nei comuni di Arnesano, Guagnano, Carmiano e Lequile prendendo di mira le poche attività commerciali aperte in quel periodo. Le indagini condotte dagli inquirenti, basate su attività e analisi tecniche d’indagine con acquisizione e comparazione dei filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza, acquisizione di informazioni dalle vittime e dai testimoni dei vari reati, hanno consentito di delineare il modus operandi dei tre malviventi, i quali, proprio in ragione delle restrizioni della libertà di circolazione dovute all’emergenza sanitaria durante il lockdown, hanno colpito obiettivi posti nei pressi dei loro paesi di residenza. Inoltre in occasione delle rapine si sono adoperati a utilizzare autovetture appena rubate nel tentativo di eludere e sviare le indagini. Al fine di rafforzare il quadro accusatorio i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato nel corso di una perquisizione domiciliare una pistola marca Sig Sauer, che sulla base della successiva consulenza tecnica è risultata essere l’arma utilizzata dai rapinatori durante la rapina a un forno di Arnesano commessa lo scorso 3 aprile durante la quale uno dei malviventi ha esploso un colpo in aria per intimidire le vittime. Accertati tutti questi fatti gravissimi, con queste ennesime rapine nel territorio salentino, i tre arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.
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