L’Emilia-Romagna si prepara ad affrontare l’autunno con uno strumento rapido e duttile per tenere sotto controllo la diffusione del Covid-19, mettendo in sicurezza tutti gli ingressi negli ospedali e nei pronto soccorso da Piacenza e Rimini.
Una ricerca che coinvolgerà più di 1500 cittadini dell’Emilia-Romagna con l’obiettivo di scegliere il test, fra i 4 o 5 oggi disponibili, migliore e più affidabile per rilevare il virus.
“Si tratta di test che, in sintesi, servono a identificare nelle secrezioni naso-faringee le proteine che compongono la struttura del SARS CoV-2, il virus del COVID-19- spiega il prof. Vittorio Sambri, direttore dell’Unità Operativa Microbiologia e docente del Dipartimento di medicina specialistica, diagnostica e sperimentale dell’Università di Bologna- e che hanno due innegabili vantaggi: la rapidità e il costo minore a carico del sistema sanitario”.
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