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[Esclusiva] Cenere vulcanica, parla l’on. Paxia: “Ho scritto a Draghi e a Pogliese, servono risorse subito”

L’onorevole Laura Paxia è catanese, ed è stata eletta in Parlamento tra le liste del Movimento 5Stelle. Dallo scorso febbraio aderisce al gruppo misto perché ha abbandonato il M5S, “non riconoscendosi più nei valori del Movimento”. Negli ultimi giorni ha avanzato la proposta di dichiarare lo Stato di Calamità per la continua “pioggia” di cenere vulcanica emessa dall’Etna. Ne abbiamo parlato in un’intervista esclusiva, rilasciata a DayCatania.

Pubblicato il 9 Luglio, 2021

L’onorevole Maria Laura Paxia è catanese, ed è stata eletta in Parlamento tra le liste del Movimento 5Stelle. Non avendo votato la fiducia al governo Draghi è stata espulsa dal Movimento e adesso siede tra i banchi del gruppo misto. Negli ultimi giorni ha avanzato la proposta di dichiarare lo Stato di Calamità per la continua “pioggia” di cenere vulcanica emessa dall’Etna. Ne abbiamo parlato in un’intervista esclusiva, rilasciata a DayCatania.

Nei Comuni dove nevica spesso le amministrazioni sono attrezzate con macchinari e anche la protezione civile ha mezzi per fronteggiare le emergenze. Perché anche per la cenere vulcanica non si dotano in maniera celere i Comuni interessati di più mezzi adeguati?

“In un mondo perfetto dove tutto funziona correttamente, dove s’investe e si spende nella maniera adeguata, dove al primo posto c’è la salute dei cittadini la mia risposta a questa domanda dovrebbe essere certamente si, sarebbe giusto e opportuno dotare la Regione di mezzi adeguati. Quando, però, prevalgono interessi diversi, quando i problemi non si affrontano nella maniera giusta e con le idonee tempistiche, risultiamo tutti condannati a vivere in un continuo stato di emergenza”.

Onorevole Paxia, a quale area pensa si debba estendere lo Stato di Calamità per la cenere vulcanica?

“I parossismi del vulcano, le fontane di lave e le conseguenti ricadute di ceneri e lapilli che, ancora oggi, non cessano indicano chiaramente che sarebbe opportuno estendere la dichiarazione di Stato di Emergenza e Calamità ai comuni dell’area metropolitana di Catania. Sono interessati anche i paesi dell’acese e alcuni comuni della fascia jonica”.

Ha parlato con i responsabili siciliani ed etnei della Protezione civile? “Ad oggi ho iniziato un’interlocuzione con il Capo della Protezione Civile il dott. Fabrizio Curcio e con il dirigente della Protezione Civile Sicilia l’Ing. Salvo Cocina con il quale siamo in costante aggiornamento e fruttuosa collaborazione”.

Cosa chiede al governo della Regione e della Città Metropolitana di Catania?

“Chiedo aiuti concreti, soluzioni chiare per il tramite della dichiarazione dello Stato di emergenza e di calamità affinché si prenda coscienza che non è possibile convivere con cenere e lapilli, respirarli e andare avanti in questa situazione, quando le soluzioni esistono ed io in questa sede le invoco a gran voce”.

Ha trovato nella deputazione catanese qualcuno che sostiene la sua iniziativa?

“Lavorerò alacremente al fine di coinvolgere i miei colleghi in queste iniziative e, sono certa, che sosterranno al mio fianco questo dramma che migliaia di cittadini e famiglie stanno vivendo”.

A quali misure pensa in concreto; qualche aiuto in particolare? “Sostanzialmente sarebbe necessaria un’immediata dotazione finanziaria che ci consenta interventi di rimozione di quanto accumulato e di quanto si accumulerà ed un intervento economico serio in favore di quei settori strategici per la nostra Regione come anche, ad esempio, quello agricolo che sono al collasso e farlo attraverso ordinanze della protezione civile affinché venga garantito l’accesso alla contabilità speciale. Ritengo sia doveroso ed improcrastinabile intervenire per la salvaguardia della salute dei cittadini che ormai sono, oltre che esasperati, si sentono soli di fronte a questa continua emergenza nella quale vivono”.

Quale sarà l’iter che seguirà la sua richiesta. Quali saranno le sue prossime azioni?

“Al momento ho contattato il dott. Curcio, l’ing Cocina ed ho scritto al Presidente Draghi ed al Sindaco di Catania, Salvo Pogliese per richiedere la Dichiarazione dello Stato di Emergenza e di Calamità: il territorio è seriamente colpito, la situazione risulta insostenibile, gravose sembrano anche le semplici attività quotidiane e l’economia di questa splendida Regione è a rischio”.

Che tempi prevede? C’è qualcosa che si potrebbe fare già da subito?

“Chiaramente non sono io a dettare le tempistiche degli interventi, ma sono fiduciosa e spero che questo confronto con le Istituzioni, che vede coinvolta la Protezione Civile, la Regione e i miei colleghi parlamentari, si possa velocizzare le azioni da mettere in campo. Sono certa che quanto rappresentato venga recepito nella giusta maniera e che, quanto prima, si proceda nella direzione sperata al fine di assicurare ai nostri e ai miei concittadini delle condizioni di vita dignitosa”.

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