“Riteniamo pessimo il tentativo che stanno mettendo in atto la Lega e altre forze politiche sul decreto Taglia-Prezzi in merito all’ex Ilva di Taranto. L’ipotesi di trasferire 150 milioni dalle bonifiche dell’area di Taranto all’attività produttiva ci vede fermamente contrari, perché si tratterebbe dell’ennesima decisione scellerata della politica nei confronti di lavoratori che, negli anni, hanno subito ogni sorta di angheria, e soprattutto rispetto ai cittadini di Taranto che continuano a vivere nella speranza di non ammalarsi.
È giunto il momento di essere seri e di non mortificare un territorio che ha già pagato un alto prezzo sanitario e in termine di vite umane. Gli interventi a carattere ambientale e la tutela della salute pubblica sono l’unico crocevia per dare un possibile futuro alla continuità produttiva del sito industriale di Taranto. Non si può, ancora una volta, chiedere al territorio di rinunciare alla sua riqualificazione ambientale per sopperire a delle mancanze e a degli impegni cui il Governo non riesce a fronteggiare sul piano finanziario.
Il trasferimento di tali risorse, inoltre, intralcerebbe la speranza dei lavoratori Ilva in A.S. di essere riqualificati e ricollocati sul piano lavorativo, proprio nelle attività di bonifica e di riconversione. Una speranza tanto attesa ora che le bonifiche stanno per partire, anche se qualcuno le vorrebbe definitivamente cancellare. Il MoVimento 5 Stelle conferma la sua contrarietà e sosterrà l’emendamento, a firma del Sen. Mario Turco, che prevede di sopprimere tale proposta inaccettabile. Rispondiamo, quindi, un fermo “no” all’ennesimo oltraggio che qualcuno vuole muovere alla dignità dei tarantini e di un intero territorio ancora ferito”.
Così in una nota congiunta i senatori M5S delle Commissioni Industria e Finanze.
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