Ex Ilva: Bonifiche, Prisciano ‘Sia vera transizione, ambientale e sociale’

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Dichiarazione del Segretario Generale Aggiunto Fim Cisl Taranto Brindisi

«I cittadini non possono più continuare ad assistere al “teatrino” offerto dalla politica. Basta con le scelte scellerate che danneggiano il territorio». È il laconico commento del segretario generale aggiunto della Fim Cisl, Biagio Prisciano alla luce dello spostamento – nel Decreto Milleproroghe – delle risorse finanziarie per le bonifiche, inizialmente destinate all’Ilva in Amministrazione straordinaria.

«Come Fim Cisl – aggiunge Prisciano – riteniamo la transizione ecologica e digitale sono due grandi sfide da affrontare per rilanciare l’occupazione e l’economia nel post Covid. Ragion per cui questo dirottamento delle risorse economiche non facilita affatto il processo di risanamento, procurando gravi conseguenze sociali ed economiche al territorio tarantino già gravemente martoriato. Da parte del Governo ci saremmo aspettati più attenzione verso progetti di riqualificazione ambientale, specie rispetto agli annunci effettuati nei vari tavoli ministeriali sulla vertenza Acciaierie d’Italia (ex Ilva), ultimo quello dello scorso dicembre».

I diritti alla Salute, all’Ambiente e al Lavoro non possono essere scissi. Devono viaggiare insieme. «Per questo – incalza il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi – è necessario puntare su un forte gioco di squadra finalizzato alla salvaguardia del territorio. Invitiamo, pertanto, tutte le forze di Governo ad effettuare scelte per un futuro sostenibile, dando il giusto peso alle bonifiche e alla riqualificazione dell’area industriale ionica, quindi, dando vita all’annunciato Tavolo Taranto utile alla riqualificazione del territorio, attraverso lo stanziamento di risorse».

Quella della sostenibilità ambientale rimane una priorità e il sindacato non si ritrae a questa sfida. La Fim Cisl chiede solo parole chiare: «Serve un’economia ambientalmente sostenibile che sia socialmente sostenibile. Siamo consapevoli che serve un rinnovato patto con la città per affrontare il futuro del polo siderurgico, ma – conclude Prisciano – è fondamentale che ognuno faccia la propria parte e che questo territorio non continui a subire le scelte calate dall’alto».

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Dante Sebastio

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