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Fabio Ridolfi

Fabio Ridolfi: è partita la sedazione profonda

Il 46enne, completamente paralizzato a 18 anni, ha avviato il percorso di fine vita che porrà fine alle sue sofferenze.

Pubblicato il 13 Giugno, 2022

Fabio Ridolfi, dopo aver accusato lo Stato di essere assente e di aver ignorato la sua richiesta d’aiuto, ha avviato le procedure di fine vita che lo condurranno alla fine delle sue sofferenze.

Per mesi il 46enne, completamente paralizzato da 18 anni, ha atteso il medicinale per procedere al suicidio assistito, dopo che era arrivato il via libera da parte del Comitato Etico della Regione Marche, ma la sua attesa è stata vana.

Ha così deciso di procedere alla sedazione profonda che, nei prossimi giorni, porrà fine alle sue sofferenze iniziate da quando è stato costretto a letto da18 anni; le procedure inizieranno proprio oggi ed intanto la comunità di Fermignano, la sua città d’origine, si stringe intorno alla famiglia dello sfortunato 46enne.

Il dramma di Fabio Ridolfi ed il racconto della sua odissea

Il dramma di Fabio Ridolfi è iniziato 18 anni fa, quando una terribile tetraparesi lo ha immobilizzato completamente costringendolo in un letto, dipendente al 100% dai suoi familiari.

Per anni ha potuto comunicare solo con un puntatore oculare, con cui ha tenuto la scorsa settimana una conferenza stampa, durante la quale ha annunciato la sua decisione di abbracciare la morte tramite la sedazione profonda; una scelta drastica ma, come spiega lo stesso Fabio, determinata anche dallo Stato che, nonostante la sentenza favorevole della Consulta, ha sempre temporeggiato in questi anni sul suicidio assistito.

Dopo la lunga e travagliata decisione del Comitato Etico delle Marche, nessuno ha mai indicato il farmaco per il suicidio assistito al 46enne, che nell’ultimo disperato messaggio punta il dito proprio contro lo Stato: “Da due mesi la mia sofferenza è stata riconosciuta come insopportabile e ho tutte le condizioni per essere aiutato a morire, ma lo Stato mi ignora. A questo punto scelgo la sedazione profonda e continua anche se prolunga lo strazio per chi mi vuole bene”.

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